A Tokyo ha aperto una catena chiamata “The Restaurant of Mistaken Orders”, il “ristorante degli ordini sbagliati”, un locale in cui tutti i camerieri sono affetti da demenza, e quindi è piuttosto facile e comune che le ordinazioni vengano consegnate sbagliate al tavolo. I clienti però non si adirano e mantengono la pazienza, visto che l’idea è proprio quella di aiutare le persone in difficoltà dando loro un lavoro impegnativo che permette loro di combattere la malattia.
Magari, anche educando il pubblico a sopportare qualche piccola inadempienza, con il sorriso sulla bocca, senza perdere la calma. Anche perché, tutto sommato, l’operazione di responsabilizzare il personale, aiutando a contrastare la demenza tenendo mani e testa impegnate in un’attività costruttiva, sembra dare i suoi frutti: attualmente, fanno sapere i gestori del ristorante, solo il 37% delle ordinazioni viene sbagliato.
Un’iniziativa che può essere d’aiuto non solo alle persone affette da demenza, che possono così trovare un impiego e continuare a conservare un ruolo attivo all’interno della società, ma anche per tutte quelle famiglie e persone che ogni giorno si trovano a convivere con una persona cara malata di demenza, con le enormi difficoltà relazionali che questo può comportare: eppure, può bastare un ristorante, per essere un pochino più sereni e sentirsi circondati da persone che capiscono la propria situazione.
[Fonte: Linkiesta]