No, il tiramisù stampato in 3D non è fantascienza, ma una solida (e golosissima) realtà messa a punto da un’azienda spagnola di nome Natural Machines; anche se chiaramente il nome scelto per il macchinario – Foodini – strizza l’occhio al mondo della magia e dell’impossibile. Per preparare un buon tiramisù, però, la “semplice” tecnologia non è sufficiente: qui entra in gioco la Tiramisù World Cup, contattata direttamente da Natural Machines per aiutare a stabilire gli standard di qualità del dessert.
Foodini è in grado di creare e ricreare ricette gastronomiche a distanza e in maniera (quasi) autonoma: come viene spiegato sul suo sito ufficiale, ha semplicemente bisogno di un file contenete la ricetta e degli ingredienti necessari per compiere il suo trucchetto magico e realizzare il piatto. I puristi e i conservatori storceranno sicuramente il naso, la la stampa 3D del cibo rappresenta un nuovo apparecchio che potrebbe semplificare e innovare il lavoro in cucina. Come accennato, nel caso del dessert in questione sarà la Tiramisù World Cup a stabilire criteri di qualità, gli stessi adottati dai giudici nel valutare i dolci preparati dai concorrenti della competizione: un riconoscimento che pone questa realtà trevigiana come polo di riferimento culturale e gastronomico per il mondo del tiramisù.
“Chi meglio del team della Tiramisù World Cup avrebbe potuto aiutarci per creare il
Tiramisù originale italiano, con una preparazione dal tocco moderno, cioè con una
stampante alimentare 3D?” ha commentato Emilio Sepulveda, CEO di Natural Machines. “Foodini si usa in cucina così come si usa una frusta per amalgamare zucchero e tuorli
d’uovo o come qualsiasi altro apparecchio. Si possono stampare forme tradizionali,
presentazioni moderne o anche varianti che sarebbero difficili o impossibili da creare a
mano. Foodini è uno strumento non solo per aiutare a creare ottimi cibi dal gusto
assicurato, ma anche per aiutare le persone a essere ancor più creative in cucina”.