TikTok scopre l’acqua calda: nelle cucine sono tutti maschi bianchi

Un post di chef Thomas Straker ha svelato a TikTok una verità che, per chi conosce il settore, era conosciuta da tempo.

TikTok scopre l’acqua calda: nelle cucine sono tutti maschi bianchi

La vetrina dei social può portare fortuna e fama così come, al primo neo percepito come tale, diventare fonte di boicottaggi e miseria. Tra i casi più recenti c’è senza ombra di dubbio quello di Thomas Straker, chef forte di un milione e mezzo di follower sul proprio profilo Instagram. Straker gestisce un ristorante in quel di Notting Hill e una manciata di giorni fa ha deciso di piazzare la sua ciurma in bella vista nella sopracitata vetrina: “Team di Chef riunito”, si legge nella didascalia. Il pubblico internettiano, e quello di TikTok in particolare, è tuttavia rimasto spiacevolmente sorpreso nel notare un dettaglio che, a onore del vero, è da tempo sotto il naso per chiunque abbia mai provato a bazzicare tra fornelli e cucine.

TikTok e la MojoDojoCasaHouse degli chef

ristorazione

“Il mondo del fine dining è un club esclusivo accessibile solamente ai maschi bianchi” si legge nei commenti. “Perché non ci sono chef donne?” rincara la dose una seconda utente. “Com’è possibile che tu non abbia assunto una chef donna?” chiede ancora un’altra. In altre parole, il vasto ed eterogeneo pubblico di TikTok si è affacciato oltre il pozzo e, evidentemente per la prima volta, ha scorto il fondo scuro e limaccioso.

Donne e mondo del vino: considerazioni di un maschietto Donne e mondo del vino: considerazioni di un maschietto

I numeri parlano piuttosto chiaro: secondo un rapporto risalente solo allo scorso anno, appena il 6% dei ristoranti con stelle Michelin o inseriti nella prestigiosa classifica The World’s 50 Best Restaurants è guidato da donne in cucina. I più cinici tra voi si lamenteranno del fatto che i due spaccati in questione – la Rossa e 50 Best – offrano scorci troppo di nicchia per formulare un giudizio preciso, ma francamente vi state concentrando sul fissare il dito che vi indica la luna.

Ma torniamo a noi – chef Straker, TikTok e via dicendo. “C’è una carenza di chef e lavoratori nel settore dell’ospitalità” ha spiegato Straker nei commenti del post “incriminato”. “Per favore, andate a raccogliere i CV di tutti gli chef che, secondo voi, in questo momento mancano nel nostro team. Vogliamo soluzioni, non problemi”.

Una risposta non risposta che, com’era prevedibile, non ha trovato il favore del pubblico. Straker torna così alla carica una manciata di giorni più tardi, questa volta impugnando parole decisamente più diplomatiche: “Venerdì sera ho pubblicato un post del mio team di chef e molti giustamente hanno sottolineato la mancanza di diversità” ha spiegato. “Sono molto dispiaciuto per la mia risposta iniziale, tant’è che in molti si sono chiesti se prendo sul serio questo problema”.

“Sono assolutamente impegnato a garantire la diversità nei miei ristoranti” ha poi concluso “purtroppo al momento non lo stiamo ottenendo nelle mie cucine e questa è un’area in cui so di dover migliorare. Voglio che il mio locale sia visto come un ambiente accogliente e accessibile per tutti”.