È Elena Reygadas la vincitrice del titolo The World’s 50 Best Female Chef 2023. Chef e proprietaria del ristorante Rosetta a Città del Messico, ecco che questa 46enne si è aggiudicata l’appellativo di Miglior chef donna del mondo. Il premio le verrà conferito a giugno, sul palco della Città delle Arti e delle Scienze di Valencia, in Spagna.
The World’s 50 Best Female 2023: chi è Elena Reygadas?
Elena Reygadas non è un nome nuovo nelle classifiche The World’s 50 Best. Nel 2014, infatti, era già stata votata come Miglior chef donna dell’America Latina. Solo che da allora, come da lei stesso ammesso, è cambiata e maturata molto, sia come persona che come cuoca. Oltre a voler cucinare bene, sapere da chi compra e che il locale sia carino, adesso Reygadas si interroga su come fare in modo che la sua influenza possa avere un peso nel mondo, soprattutto per quanto riguarda il discorso dell’autorità culturale.
Secondo Reygadas, infatti, i ristoranti non devono essere solamente luoghi di piacere dove si mangia bene, ma anche posti di condivisione di idee e di riflessioni più profonde. In tale ottica, da poco Reygadas ha deciso di pubblicare una serie di taccuini chiamati Cuadernos dove cerca di avvicinare i commensali a una comprensione più profonda della gastronomia.
Proprio nell’introduzione dei suoi Cuadernos, ecco che la chef spiega il suo progetto: “In un mondo come il nostro – devastato dal cambiamento climatico, dalla disuguaglianza sociale, dalla violenza sistemica, dal sessismo, dal razzismo e dal degrado della vita politica, per citare solo un pochi di molti mali: un ristorante dovrebbe fornire una piattaforma di riflessione e contributi positivi alla società”.
La chef ha poi aggiunto che non vuole assolutamente educare le persone, ma solo condividere con loro ciò che pensa sia importante. E le cause che le stanno tanto a cuore saltano fuori anche nel suo menu. In un paese prettamente carnivoro come il Messico, ecco che la cucina del Rosetta si discosta proponendo molti piatti a base di verdure che cambiano durante l’anno, adattandosi ai cicli della natura.
Un esempio? Il tacos messicano di Reygadas non è formato da una classica tortilla di mais, bensì da foglie di verza. La salsa tradizionale, pipian, è a base di pistacchi e non di semi di zucca, mentre non c’è la carne a riempirli, bensì il romeritos, un’erba originaria del MEssico.
La cucina del Rosetta nel corso degli anni è cambiata parecchio. Inizialmente Reygados aveva trascorso i suoi anni formativi presso la Locanda Locatelli di Giorgio Locatelli a Londra, sviluppando così un debole per la pasta fresca e i sapori internazionali. Tuttavia, man mano che maturava come chef, ecco che è diventata sempre più consapevole della propria “messicanità”.
Nei mesi successivi alla pandemia Reygados ha deciso di viaggiare per tutto il Messico. Qui non ha scoperto nuovi ingredienti, ma ha notato che le donne del paese non avevano le stesse opportunità degli uomini. Per esempio, nelle zone rurali, i figli maschi vengono mandati, se lo desiderano, a studiare nelle scuole di cucina, mentre le donne rimangono a casa per aiutare in cucina. Il che per la chef è paradossale visto che, nella maggior parte delle famiglie, sono proprio le donne ad occuparsi poi della cucina.
Da qui è nata la sua decisione di creare una borsa di studio da destinare alle giovani donne che vogliono studiare l’arte gastronomica, ma non ne hanno i mezzi, la Beca Elena Reygadas. In realtà la chef aveva già notato la carenza di donne nelle cucine professionali durante i suoi anni di formazione: spesso i ristoranti erano guidati da chef uomini, mentre le donne erano relegate alla pasticceria.
Dopo essersi trasferita da Londra a Città del Messico, ecco che nel 2010 è riuscita ad aprire il suo ristorante, il Rosetta. Pian piano il ristorante è cresciuto, tanto che dal 2014 è entrato in classifica in otto edizioni dei The World’s 50 Best Restaurant America Latina, arrivando poi al 60esimo posto nel 2022 nella classifica mondiale The World’s 50 Best Restaurant.