L’antipasto è sorprendentemente amaro per il nostro caro e vecchio Stivale: la ventunesima edizione del The World’s 50 Best Restaurants, che sta vedendo riunito il mondo della gastronomia mondiale nello scenografico Museo Principe Felipe, nella Città delle Arti e delle Scienze di Valencia, apre le ultime dieci posizioni della sua classifica con una tripla, durissima sentenza per l’Italia: Piazza Duomo, celebre ristorante tre stelle Michelin di Enrico Crippa nella cosiddetta capitale delle Langhe, Alba, precipita alla posizione numero 42; mentre Le Calandre, ristorante storico della famiglia Alajmo a Sarmeola di Rubano, in provincia di Padova, scivola alla numero 41. Poco meglio la performance di Mauro Uliassi, tre stelle Michelin al suo Uliassi Ristorante di Senigallia, che si piazza al 34esimo posto.
The World’s 50 Best Restaurants: il crollo di Piazza Duomo e Le Calandre
Fino a questo punto si direbbe che il benvenuto di Massimo Bottura, avvenuto in video durante la cerimonia di presentazione della classifica finale di The World’s 50 Best Restaurants, non abbia portato troppa fortuna al Bel Paese: il Piazza Duomo di Enrico Crippa è di fatto il primo ristorante italiano ad apparire nel countdown dei migliori cinquanta ristoranti al mondo e, come accennato qualche riga più in su, dovrà di fatto accontentarsi di una modestissima 42esima posizione.
E no, non abbiamo certo il palato difficile – se è pur vero che entrare nella top 50 è già democristianamente motivo d’orgoglio, è bene ricordare che il ristorante albese era riuscito a strappare una diciannovesima posizione complessiva nell’edizione dello scorso anno (perdendo, già allora, un posto rispetto all’anno ancora prima).
Discorso analogo, come accennato, per Le Calandre, che soffre il tonfo (almeno fino a ora) più sonoro di questa edizione di The World’s 50 Best Restaurants: la posizione occupata quest’anno è la numero 41, appena sull’orlo dell’ultima decina, quando l’anno scorso riuscì di fatto a inserirsi di gran carriera nella prima – decimo posto, un grande successo.
Chiude la carrellata di antipasti, come vi abbiamo anticipato in apertura di articolo, Mauro Uliassi con il suo omonimo ristorante a Senigallia: dei tre scivoloni questo ultimo è quello che può vantare il posto complessivamente più alto nella classifica finale di The World’s 50 Best Restaurants 2023 – il 34esimo, per l’appunto: una magra consolazione, tuttavia, se consideriamo che nell’edizione dello scorso anno riuscì ad aggiudicarsi un ottimo dodicesimo posto.
Crolli verticali e amarezza in bocca: la prima parte di una delle serate più importante dell’anno per gastrofighetti e golosi di tutta Italia è piuttosto triste.