A Valencia l’argento si è tramutato in oro: il Central di Lima è il migliore ristorante del mondo secondo i voti degli 1080 esperti indipendenti che compongono la The World’s 50 Best Restaurants. Il locale di chef Virgilio Martínez Véliz conquista dunque la prima posizione assoluta dopo essere già stato riconosciuto, nell’edizione dello scorso anno, come migliore ristorante del suo continente di appartenenza e soprattutto come secondo classificato complessivo.
The World’s 50 Best Restaurants 2023: il Central di Lima conquista il primo posto assoluto
La ventunesima edizione di The World’s 50 Best Restaurants, che ha riunito il mondo della gastronomia mondiale nello scenografico Museo Principe Felipe, nella Città delle Arti e delle Scienze di Valencia, si è distinta per un’impronta che non può che ricordare quella scorsa: oggi come allora, infatti, ad aggiudicarsi la prima posizione nella classifica finale è stato il secondo dell’anno passato.
Nel 2022 a portare a casa la “medaglia d’oro” fu il Geranium di Copenaghen, che di fatto riuscì a mantenere il prestigioso premio all’interno delle mura della capitale danese dopo la consacrazione – manco ce ne fosse effettivamente ancora bisogno – del Noma dell’anno precedente (quando il Geranium, per l’appunto, chiuse al secondo posto). Quest’anno, invece, a festeggiare è il Central di Lima: considerando la regola che di fatto vieta ai vincitori di ripetersi anno dopo anno, pare quasi che la classifica abbia seguito il suo naturale aggiornamento.
Una sensazione, quest’ultima, che ci viene confermata da quella che di fatto è la seconda posizione complessiva – il Disfrutar di Barcellona che, manco a farlo apposta, chiuse l’edizione di The World’s 50 Best Restaurants dello scorso anno al terzo posto.
I gradini che portano al podio, nel frattempo, sventolano vessilli ben noti: alla posizione numero cinque si trova l’Alchemist di Copenaghen che, tra parentesi, è riuscito anche ad aggiudicarsi il Gin Mare Art of Hospitality Award; alla numero quattro l’Asador Etxebarri, ristorante incastonato nel comune di Atxondo che l’anno scorso chiuse la sua avventura alla sesta posizione; e al numero tre il DiverXO di Madrid, pluripremiata fucina di idee che porta la firma di Dabiz Munoz.
Per trovare uno spicchio del nostro caro e vecchio Stivale, invece, occorre scendere un po’: il miglior classificato, con ampio distacco rispetto ai suoi colleghi, è il Lido 84 alla posizione numero sette, che guadagna di fatto un posto rispetto alla già ottima performance dello scorso anno. Per il resto, il Bel Paese della bella cucina se ne esce da The World’s 50 Best Restaurants 2023 con qualche livido di troppo: Piazza Duomo, Le Calandre e Uliassi in particolare hanno compiuto vistosissimi scivoloni.