I ristoranti e i bar non bastano: The World’s 50 Best punta agli hotel per completare il quadro dell’ospitalità nel mondo. Lo ha annunciato ufficialmente 50 Best stessa l’11 gennaio 2023 con una comunicazione congiunta in cui è stato reso noto che la classifica sarà realizzata con le stesse modalità di quella dedicata ai bar e ai ristoranti. Verrà infatti annunciata annualmente e la prima edizione si svolgerà proprio quest’anno, a settembre 2023, anche se non è ancora chiaro dove, con la classifica e alcuni premi speciali ancora da rivelare.
Il momento non è casuale: “Dopo gli effetti devastanti della Covid 19 sui viaggi internazionali e il chiaro desiderio dei viaggiatori di uscire e ricominciare a esplorare il mondo, crediamo che non ci sia momento migliore per il debutto di The World’s 50 Best Hotels. Metteremo in primo piano le esperienze di viaggio più brillanti e accenderemo i riflettori su un’ampia gamma di strutture, comprese le persone e le personalità che vi sono dietro. Era da tempo che volevamo realizzare questo lancio e siamo davvero entusiasti che finalmente abbia preso vita, in vista della prima edizione dell’elenco a settembre” è stato specificato nell’annuncio.
L’origine di 50 Best Hotels
Stando a quanto dichiarato dal brand, la nascita della nuova classifica è il frutto di un dialogo decennale con gli esperti del mondo dell’ospitalità e con i principali player di settore. 50 Best ha assicurato inoltre che l’ingresso delle realtà in classifica sarà libero, non sarà in alcun modo possibile “pagare” per essere menzionati, non ci saranno conflitti di interessi di tipo economico tra classificati, sponsor (per ora Nikka Whisky e Perrier, del gruppo Nestlé) e brand e inoltre qualunque tipo di realtà potrà essere eletta e presa in considerazione, “dai grandi resort più noti del pianeta alle piccole strutture boutique” purché le strutture siano aperte da almeno 3 mesi dalla rivelazione della classifica. Su quest’ultimo punto tuttavia, c’è da specificare che stando al payoff stesso del lancio del nuovo segmento, gli hotel presi in considerazione apparterranno al settore “luxury”.
La giuria
Per la votazione dei migliori hotel del mondo, 50 Best ha cercato di spiegare i criteri di elezioni di giurati e classificati. La classifica sarà realizzata (almeno per ora) da 580 membri, divisi al 50% tra uomini e donne, che provengono da 9 distretti geografici diversi, hanno almeno 10 anni di esperienza nel settore specifico e sono guidati da 9 chairs, delle figure di coordinamento i cui nomi sono noti anche ai non votanti e che scelgono i membri della giuria (che invece devono rimanere anonimi). Per garantire maggiore equità, spiega 50 Best, ogni anno il 25% dei votanti complessivi viene rinnovato. La giuria è composta al 50% da giornalisti travel, al 30% da albergatrici e albergatori, al 20% da viaggiatori assidui del settore luxury. I chairs per ogni distretto sono già stati rivelati e organizzati in: America Latina inclusi i Caraibi, Giappone e Corea del Sud, Medio Oriente e Africa, Sud Est Asiatico, Cina insieme a Hong Kong, Macao e Taiwan, Europa, Oceania, Canada e Usa, Asia Meridionale.
Il metodo di giudizio
Come per le altre classifiche, i votanti dovranno esprimere il loro giudizio dopo aver soggiornato nell’hotel in un arco di tempo che non superi i due anni almeno per una notte. Il voto viene condotto in modo confidenziale e anonimo. Ogni membro del panel dispone di sette voti, al momento della votazione, i membri devono elencare i sette migliori hotel in cui hanno soggiornato negli ultimi 24 mesi in ordine di preferenza. La classifica finale è il risultato di un computo dei singoli voti. Sono validi nella votazione, specifica 50 Best, anche i pernottamenti frutto di viaggi stampa, accreditati gratuitamente e quelli ottenuti grazie ai programmi di fidelizzazione. Inoltre non si potranno votare più di 3 hotel che appartengono allo stesso gruppo aziendale.
I criteri di giudizio
Come anticipato, non ci sono criteri specifici di voto. Spiega 50 Best che la richiesta del brand per i suoi votanti sarà quella di “considerare ogni elemento del funzionamento dell’hotel al momento della scelta: dal primo contatto con la reception al comfort della camera, dalla qualità dell’offerta di cibo e bevande e delle strutture in loco al momento del check-out”. Come raccontato dunque, anche gli outlet food & beverage all’interno delle strutture potranno avere un ruolo centrale nell’esprimere un giudizio finale. L’obiettivo finale sarà quello di redigere una classifica che si distingua per “equità, accuratezza e trasparenza” e che diventi un punto di riferimento per i viaggiatori di tutto il mondo nella scelta delle loro destinazioni.