C’è da capire il particolare sconvolgimento di Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio Cinque, mentre ascolta il racconto da film horror di una signora della provincia di Pordenone che, mentre scongelava in padella una busta di spinaci surgelati ha visto emergere dalle foglie la testa mozzata di un topo.
L’orribile racconto
Ai microfoni del contenitore pomeridiano di Mediaset, la signora Maria Grazia racconta l’accaduto con un sorriso, ma è ancora visibilmente scossa, e non risparmia i particolari. “Volevo preparare una torta salata, e ho buttato le buste in padella per farle scongelare. Dopo cinque minuti tiro su il coperchio e avevo intravisto qualcosa di scuro. Pensavo fossero spinaci un po’ marci o mal conservati, può capitare”.
La signora procede a togliere ciò che riteneva verdura con le mani “ahimè, solo a pensarci…” e dopo aver messo il corpo estraneo in una zona più illuminata della cucina, l’orribile realizzazione: “vedo sti baffi che venivano su, e ho capito che era una bestia. Mi sono spaventata e l’ho buttato urlando”.
La risposta del supermercato
Dopo lo spavento, la situazione vira dall’horror al grottesco. Maria Grazia, accompagnata dal marito, si reca nel punto vendita dove ha acquistato le verdure incriminate portando con sé la testa del roditore. Il responsabile si è scusato, ha fatto delle foto e dichiarato che avrebbe segnalato la cosa alla catena di supermercati. Ma la prova doveva essere conservata per poter permettere le indagini dell’ASL, e la malcapitata signora ha dovuto mantenere la macabra reliquia per qualche settimana nel suo congelatore, in attesa che le autorità la ritirassero.
A fronte di tanto disgusto, la risposta della catena non è parsa davvero sufficiente. Tramite un contatto via mail sono arrivate delle scuse e la proposta di riportare le buste vuote per scambiarle con due piene, anche -bontà loro- qualora la signora fosse sprovvista di scontrino. Un riscontro che chiaramente Maria Grazia non ha apprezzato: “sono rimasta delusa e umiliata”, confessa, e valuta di procedere con una denuncia.
Resta un ultimo, terribile dubbio: in quale altra busta potrà essere il resto del corpo del povero topo?