Tesco rinuncia ai marchi e ai brand che usano troppo packaging e tutto a causa della lotta contro la plastica, battaglia che le grandi aziende stanno portando avanti a livello mondiale. Nel suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente, la più grande catena di supermercati britannica ha deciso di vietare i marchi che usano imballaggi eccessivi.
Già a maggio 2018, Tesco aveva indicato ai fornitori un elenco di materiali da imballaggio da preferire. Ma la mossa non è stata sufficiente e l’azienda ha deciso di incrementare la pressione sui produttori man mano che aumenta la consapevolezza dei consumatori sui danni ambientali causati dagli imballaggi in plastica.
Dave Lewis ha spiegato che gli imballaggi sui beni di consumo sono eccessivi. Per esempio, Tesco ha esaminato il packaging di un pacchetto di cereali da colazione ed è rimasto perplesso dalle dimensioni della scatola a fronte del contenuto. Idem dicasi per un pacchetto di patatine, quello lo possiamo vedere tutti: perché la confezione esterna è sempre il doppio del contenuto effettivo?
Nel suo ultimo report annuale, Tesco ha spiegato che il 13% degli imballaggi dei prodotti a marchio Tesco è difficile da riciclare, in primis la plastica nera utilizzata nei pasti da scaldare al microonde: entro la fine dell’anno l’azienda provvederà a eliminare questo tipo di plastica. E la stessa cosa la sta facendo con i fornitori di altre marche. In passato proprio la Tesco era stata criticata a causa dei suoi imballaggi, ma adesso l’azienda si impegna ulteriormente ad apportare migliorie. Lewis ha aggiunto che eliminare la plastica usata per imballare le scatole in confezioni multiple permetterebbe di risparmiare 490 milioni di tonnellate di plastica all’anno. Non male per cominciare.
[Crediti | The Guardian]