Siete pronti per l’avvento delle nuove tasse sul cibo? Andando a vedere cosa cambia nel 2020, scopriamo che per il settore food sono due i balzelli da tenere d’occhio: la plastic tax e la sugar tax. Durante la notte il Governo ha approvato diversi emendamenti, modificandone anche qualcuno rispetto a come era stato proposto in passato.
Partiamo dalla plastic tax: è scesa a 45 centesimi al chilo e verrà applicata a partire da luglio 2020. Inoltre verrà applicata solamente ai prodotti monouso. L’emendamento alla manovra che è stato approvato in commissione Bilancio al Senato ha inoltre reinserito il tetrapak fra i materiali a cui verrà applicata la tassa. Rimangono esclusi, per ora, i prodotti in plastica riciclata e quelli formati da materiali diversi con componente in plastica minore del 40%.
Per quanto riguarda la sugar tax, invece, è stata approvata e partirà dal 1 ottobre 2020. Si applicherà un sovraprezzo di 10 centesimi al litro sulle bevande analcoliche zuccherate. Inizialmente prevista a gennaio, questo slittamento farà sì che si crei un minor gettito dell’importo di 175.3 milioni di euro.
Chissà come reagiranno aziende come la Coca Cola a queste due tasse? Si ipotizzava anche la chiusura degli stabilimenti italiani di Coca Cola se tali tasse fossero andate in porto. Adesso bisognerà vedere come risponderà il colosso.
E per quanto riguarda le altre tasse che ci attendono al varco? Eccole:
- tassa concessionari: la Robin Tax o addizionale Ires, chiamatela come preferite, sale del 3,5% per tutti i concessionari di autostrade, ferrovie, aeroporti e porti. L’addizionale verrà applicata dal 2019 al 2021, facendo passare l’Ires dal 24 al 27,5%. Rispetto a una precedente versione, il numero di concessionari è stato ridotto
- tassa fortuna: dal primo marzo aumenta al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro. E questo anche sulle lotterie istantanee (Gratta e Vinci) e sulle slot machine sopra i 200 euro. La tassa aumenterà a partire dal 15 gennaio (lo scopo di questa tassa è quella di sopperire alla riduzione della plastic e della sugar tax)
- tassa auto aziendali: verrà applicata da luglio 2020 e riguarderà solo le nuove immatricolazioni. In pratica il fringe benefit diminuirà del 25% per le auto che inquinano di meno e salirà dal 40 al 60% per le auto che inquinano di più, ma nel 2021
- detrazione spese sanitarie: rimane fissa al 19% la detrazione le spese sanitarie, indipendentemente dal reddito (un emendamento ha bloccato la stretta sui bonus fiscali prevista dalla manovra per i redditi più alti)
- bonus facciate: sarà presente il bonus facciate con una detrazione al 90% in dieci anni per spese documentate nel 2020 per interventi di restauro della facciata esterna degli edifici (anche pulitura e tinteggiatura). Tuttavia sono esclusi da questo bonus gli alberghi
- sconto in fattura: per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica di aree comuni condominiali, non ci sarà una detrazione, bensì uno sconto diretto in fattura. L’impresa che farà i lavori applicherà lo sconto, il quale gli verrà poi rimborsato come credito d’imposta (il tutto è valevole per lavori superiori ai 200mila euro)
- mercato tutelato energia: passa da luglio 2020 a gennaio 2022 la prevista fine del mercato tutelato per l’energia. Inoltre a marzo verranno fornite le indicazioni che specificheranno quali soggetti potranno essere definiti “fornitori di energia elettrica”, in modo da tutelare i consumatori
- accise: si avrà la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia per le accise sui carburanti nel 2020, ma si pensa a un aumento per gli anni successivi (a meno che non vengano disinnescate)