La stagione del tartufo 2021 è giunta al termine: ne dà l’annuncio l’Enoteca Regionale del Roero, che coglie l’occasione per organizzare un piccolo momento istituzionale, che simbolicamente andrà a sostituire il raduno del trifolao, e per rivivere velocemente i momenti più importanti di un’annata che, nei primi tempi, è stata afflitta da numeri molto bassi, ma che è proseguita con il riconoscimento del Patrimonio Unesco per la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia“.
Un successo importantissimo, che porta con sé la necessità di affrontare con grande perizia e metodo la progettazione della strada da seguire: in un momento come questo, dove l’attenzione internazionale nei confronti del tartufo è ai massimi livelli, è imperativo costruire strategie di valorizzazione impeccabili. “Deve essere una annata da capitalizzare in termini di programmazione” spiega infatti Mauro Carbone, direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo “con una nuova strategia di gestione del territorio, mirata a una tartuficoltura moderna e smart”. Il senatore Marco Perosino, Presidente dell’Enoteca Regionale del Roero e organizzatore del raduno del trifulao per celebrare la fine della stagione (ora temporaneamente interrotto a causa dell’imperversare della pandemia), ha invece espresso l’intenzione di “celebrare il forte legame tra vino e Tartufo, prodotti di una terra generosa e il riconoscimento dell’Unesco”, ponendo tuttavia anche forte attenzione sulla “necessità di adeguarsi rapidamente ad una concezione di ambiente più consona alla salvaguardia e alla tutela.”
“In questo appuntamento parleremo della difesa del bosco” continua il Presidente Perosino, riferendosi all’evento organizzato dell’Enoteca, “della necessità di piantumazione obbligatoria di tutti i terreni pubblici liberi, della tenuta dei versanti franosi e dell’uso dei diserbanti: tutti argomenti che dobbiamo tenere presenti in vista del futuro di uno dei prodotti che meglio rappresentano il nostro territorio nel mondo”. L’Enoteca Regionale del Roero, inoltre, si fa anche capofila della Biblioteca dei Sapori, un Progetto di Sviluppo Regionale dedicato alla narrazione dei prodotti locali, delle realtà agricole del territorio e del lavoro virtuoso di chi preserva la tradizione declinandola al futuro. Un progetto, insomma, che tende una mano alle piccole aziende del territorio che da sole non avrebbero la forza di emergere, e che le promuoverà in maniera integrata e coordinata.