Per porre un freno ai tartufi che arrivano da Iran, Afghanistan e zone limitrofe, e difendere quindi il Made in Italy dalla contraffazione, l’Associazione nazionale tartufai italiani ha sviluppato un’app ad hoc.
L’app – chiamata Truffle-Market – è stata presentata questa mattina, mercoledì 23 giugno, presso la Sala Clemente del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali a Roma.
L’applicazione per Android e IOS – si legge sul sito ufficiale dell’Associazione -, messa a punto dall’Associazione nazionale tartufai italiani, ha l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e tutelare i cavatori di tartufo dalla concorrenza sleale e dalle frodi commerciali grazie a un certificato di provenienza, utilizzando la tecnologia Blockchain. L’app è già operativa per la vendita e le consegne avvengono entro 48 ore.
Alla conferenza stampa presenti il sottosegretario Mipaaf con delega al settore, sen. Gian Marco Centinaio, e il presidente dell’Associazione nazionale tartufai italiani, Riccardo Germani.
“Il tartufo – dice Riccardo Germani, presidente dell’Associazione Nazionale tartufai Italiani – viene sempre raccolto immaturo, per evitare il deperimento e per questo serve la tracciabilità. Si tratta di una opportunità per il Made in Italy, se volete comprare il tartufo italiano utilizzate questa app, ridiamo forza ai nostri prodotti, che sono eccellenze”.
“Oggi abbiamo uno strumento in più – afferma il sottosegretario Centinaio – per identificare il prodotto 100% made in Italy e un mezzo per contrastare la contraffazione. Utilizzando la tecnologia blockchain valorizziamo le nostre eccellenze e nello stesso tempo la professionalità dei cavatori che sono dei custodi del territorio”.
Fonte: ANSA