Precisazione sul take away: a Prato è permesso l’asporto anche di bevande. Il fatto è che la nuova normativa relativa al cibo di asporto, se applicata in senso letterale, permette solo il take away del cibo e non delle bevande. A meno che i vari governatori regionali o sindaci non emanino ordinanze particolari.
E’ il caso, per esempio, delle Marche: il presidente di regione Ceriscioli, nella sua ordinanza, ha specificato che si parla sia di cibo che di bevande per il take away. Anche Matteo Biffoni, sindaco di Prato, ha deciso di diramare un’ordinanza nella quale spiega che è permesso anche l’asporto di bevande oltre che dei cibi cotti o preparati.
Il sindaco ha deciso di emanare questa ordinanza per spiegare meglio quanto previsto dall’ordinanza regionale: le categorie di settore, infatti, gli hanno chiesto maggior chiarezza. Questo vuol dire chw da oggi gli esercizi di somministrazione degli alimenti con attività sospesa fino al 3 maggio, ma autorizzati dall’ordinanza regionale a effettuare sia consegne a domicilio che vendita da asporto, potranno vendere anche bevande da asporto.
Ovviamente le modalità di esercizio rimangono sempre le stesse:
- obbligo di prenotazione con appuntamento telefonico o via internet
- uso dei dispositivi di protezione individuale
- ritiro su appuntamento per evitare assembramenti
- ingresso nel locale e ritiro solo un cliente per volta
- vietato il consumo sul posto