400 euro di multa per non aver rispettato la normativa anti diffusione Coronavirus? Qui in Italia siamo dei dilettanti: a Sydney un ristorante ha ricevuto una multa di 11mila euro per aver violato le norme anti Covid-19. Ma cosa mai avrà fatto per riuscire a raggiungere una quota simile?
Il sito 9news.com.au ha rivelato che il ristorante Chennai Kitchen non ha rispettato tutta una serie di regolamenti anti Covid-19. Fra le violazioni contestate ci sono state:
- mancanza del codice QR per l’accesso
- assenza del foglio di accesso per gli avventori
- presenza di un piano di sicurezza obsoleto
- mancato distanziamento dei clienti
Alla luce di tutti questi motivi ecco che le sanzioni si sono sommate fra di loro e sono arrivate a 11mila dollari. Il tribunale ha voluto così inviare un messaggio forte e chiaro al settore dell’ospitalità: le attività della ristorazione devono garantire di essere conformi alle norme anti Covid-19. Lo stesso Dimistri Argeres di Liquor & Gaming ha sottolineato che questa multa è stato un promemoria per le altre aziende. E intanto lo stato attende con impazienza che arrivi il weekend.
Argeres ha spiegato che la multa da 11mila dollari e la relativa condanna contro il propietario sono state causate dal fatto che il gestore del ristorante non è riuscito a mantenere gli standard di sicurezza contro il Coronavirus, standard progettati per proteggere la comunità in cui sta lavorando.
Questo fine settimana, lungo tre giorni, nel paese australiano rappresenta il primo fine settimana dello stato senza restrizioni anti Covid-19: nella maggior parte dello stato sono stati riaperti bar, club piste da ballo e sono consentite le riunioni private. Argeres ha ricordato che la maggior parte dei cluster in questa zona si è concentrata nel luoghi deputati all’ospitalità in quanto è più facile che il Coronavirus si diffonda nei luoghi chiusi. Per questo motivo è fondamentale che i ristoranti continuino a garantire alti standard di sicurezza. Inoltre, essendoci stati dei cambiamenti nelle normative, le aziende devono rimanere costantemente aggiornate.
Considerando che le violazioni in questione sono assai similari a quelle che quotidianamente vengono registrate anche in Italia (ricordiamo che per tutto aprile in Italia saremo o zona arancione o zona rossa, la zona gialla non ci sarà), vi immaginate cosa succederebbe se le sanzioni venissero aumentate così tanto anche qui da noi?