Ichi Station, catena di sushi nota anche per il suo sushi “stellato” creato da Haruo Ichikawa (sia da consumare in loco che destinato all’asporto), ha fatto sapere di aver inserito nel menu anche il sushi vegano fatto di “pesce vegetale”. O plant based, se preferite la versione anglofona, a voi la scelta.
C’era bisogno di un sushi vegano di pesce finto?
Ichi Station ha voluto inserire nel menu un sushi vegano per accontentare quei clienti che non vogliono rinunciare al sushi, ma che vogliono contestualmente rispettare il pianeta e gli animali. Questo sushi vegano è un prodotto quasi del tutto vegetale, formato da pesce vegetale cruelty free.
In teoria il gusto è molto simile a quello del sushi vero, anzi, viene proposto in diversi gusti: Ichi Station, infatti, ha creato nigiri e urumaki al gusto di salmone, tonno e gamberetti. Questi diversi nigiri o uramaki al gusto di salmone, tonno e gamberetti sono ordinabili sia singolarmente che nei classici box con una selezione di prodotti.
Nel comunicato stampa rilasciato viene spiegato che sia alla vista che al palato è difficile notare la differenza (per ora ci dobbiamo fidare di quello che ci dicono). Yango Zhang, imprenditore che sta dietro al progetto di Ichi Station, ha spiegato che la società odierna sta subendo mutamenti veloci che si riflettono su tutti gli ambiti della nostra vita. Proprio il cibo rappresenta la scelta personale e il tipo di approccio che ognuno di noi ha nei confronti del tema della sostenibilità.
Fra le principali esigenze del momento ci sono quelle di ridurre gli sprechi e rispettare gli animali e la natura, senza però voler rinunciare al piacere della tavola. Per questo motivo il settore della ristorazione deve assecondare il consumatore e garantirgli le opportune scelte anche quando mangia fuori casa.
Ok, tutto molto bello, ma resta da chiedersi se ci sia davvero bisogno di tutte queste alternative plant based ai prodotti tradizionali. Tanto per parlare di sushi, va sottolineato che esiste già il sushi vegano, che usa come base diversi prodotti vegetali, fra cui cavoli, daikon, avocado, carote, zucchine o ceci, per citarne alcuni. Eppure, quella delle alternative plant based a pesce e carne, che ci piaccia o no, resta un mercato emergente e piuttosto interessante, che in tanti stanno sperimentando. E visto che il sushi è (ancora) uno dei piatti più alla moda del Paese, pare in effetti naturale che si vada nella direzione di fare un tentativo in versione “finto pesce”. Per sapere quali saranno i risultati, non resta che attendere.
Nel caso siate interessati al food delivery vegano, qui trovate una classifica delle città italiane dove si ordina più cibo veg a domicilio.