Parlando di Kit Kat sappiamo che i giapponesi hanno a disposizione una varietà gusti che farebbe impallidire chiunque, tra gli altri wasabi, sake e fiori di ciliegio.
Se si mettesse a contarli, uno di noi dotato di molta pazienza, arriverebbe facilmente a 300.
Dagli anni Ottanta, cioè da quando è arrivato nel paese del Sol Levante, il Kit Kat ha ispirato i pasticcieri più temerari, e quelli dotati di particolare abilità, rendendo la barretta al cioccolato estremamente popolare.
Prima o poi doveva accadere che la passione importata dagli Stati Uniti dovesse fondersi con quella più locale per il sushi.
Avete capito bene: è nato l’ibrido del momento, il sushi fatto col Kit Kat, talmente assurdo, azzardato e sconclusionato, in una parola: giapponese (ma molto Instagram-friendly), che potrebbe anche avere successo.
Perfino in Italia, casomai arrivasse.
Bene, se avete superato lo shock ecco qualche dettaglio.
Per l’apertura del negozio KitKat di Tokyo, nella zona di Ginza, sono disponibili tre snack ispirati ai classici nigiri di tonno, un tipo di sushi, per la precisione una serie limitata realizzata appositamente per l’inaugurazione.
Si prevedono tre varianti: Maguro (tonno), Tamago (con uovo), e la variante Uni (ricci di mare).
Nel dettaglio, si tratta di tre snack messi a punto ispirandosi ai tradizionali nigiri di tonno.
Nel primo snack una tavoletta al gusto di lampone poggia su una nuvola di riso soffiato al cioccolato bianco; il secondo mette insieme mascarpone e un melone nipponico della varietà Yubari King avvolto da una classica alga; i gusto principale del terzo è invece il pudding alla zucca ancora adagiato sul riso soffiato al cioccolato bianco.
I dolcetti in miniatura, piccoli capolavori di food design sono disponibili nel negozio pop-up di Ginza da oggi al 4 febbraio, ma solo per i clienti fanatici di sushi fatto col Kit Kat al punto da spendere almeno l’equivalente di 25 euro.
[Crediti | Link: Kotaku.com]