Il mercato degli alimenti surgelati hanno raggiunto un nuovo record dei consumi: nel corso del 2021, infatti, la performance del settore ha fatto registrare una crescita del 5,1% su base annua, assestandosi su di una mole complessiva di oltre 941 mila tonnellate. È quanto emerge dal più recente Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati redatto dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), che di fatto imputa la crescita sia alle vendite nel retail (in aumento dell’1,7%) che in quelle fuori casa (aumentate del 19,6% dopo il brusco calo nel 2020).
Il parere degli esperti è che il valore del comparto nel 2021 oscilli tra i 4,6 e i 4,8 miliardi di euro: protagonista assoluta di questa tendenza di mercato, ovviamente, è la ripresa dei consumi fuori casa, incoraggiata dai progressivi allentamenti delle misure restrittive. Interessante notare, inoltre, che nel freezer degli italiani presenziano soprattutto i vegetali, seguiti da pesce e patate, mentre pizze, snack e altri piatti già preparati segnalano una timida crescita in popolarità. Bene anche il fronte dell’export, trainato di fatto soprattutto dalle pizze surgelate Made in Italy (+18,1% a valore e +17,7% a volume).
Ed è proprio dall’andamento delle esportazioni che si può tracciare un quadro della grande vitalità del settore, che di fatto pare essere uscito dalle difficoltà determinate dall’imperversare della pandemia. Importante notare, tuttavia, che il futuro pare ancora incerto soprattutto “per i crescenti problemi nella logistica e nei trasporti e, da febbraio di quest’anno, per lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, con il conseguente inasprimento dei rapporti internazionali”, come spiega il presidente IIAS, Giorgio Donegani. “In questo complesso, il mercato americano sta assumendo una importanza strategica anche per l’export del frozen food italiano”.