Ve lo ricordate il supermercato Conad di Favria, nel Canavese, in cui in periodo di emergenza Coronavirus i prezzi erano raddoppiati? Bene, il Conad Consorzio Nazionale Dettaglianti ha deciso di procedere alla risoluzione della licenza d’uso del marchio, per cui il punto vendita non potrà più avvalersi del marchio della catena di supermercati.
La motivazione per il provvedimento è la “mancata applicazione del piano promozionale e delle politiche commerciali definite dal Consorzio Conad”, che porterà il Consorzio a procedere “in tempi rapidi al cambio della gestione del punto di vendita stesso”. Infatti, pare che il supermercato si fosse permesso di incrementare i prezzi anche oltre il 200 per cento rispetto a quanto stabilito dalla catena della GDO, e nessuna delle offerte previste dai volantini aziendali (che ovviamente non erano presenti in negozio) veniva applicata in questo periodo.
Per questo, qualche giorno fa, erano intervenuti gli uomini della Guardia di Finanza e ora anche il marchio della grande distribuzione prende provvedimenti anche a tutela della sua immagine, come si legge nel comunicato stampa inviato da Conad sulla vicenda. Nel frattempo, il responsabile del punto vendita è stato denunciato per «Manovre speculative su merci»: rischia tre anni di carcere e 25 mila euro di sanzioni.
[Fonte: La Stampa]