Gli uomini di Jole Santelli (quella di “Con Jole torna il sole” all’ultima campagna elettorale), presidente della Regione Calabria, non ne azzeccano una. Dopo l’ex capo della protezione civile, Domenico Pellaria, che aveva dichiarato di non sapere nulla di attrezzature sanitarie, è il turno del vice della Santelli, Nino Spirlì, il quale prova a rilanciare i consumi nei supermercati con la campagna “Scegli calabrese”. Peccato che nella locandina appaiono il logo della Lega e l’immagine di un market finlandese.
Ovviamente il rappresentante leghista ha già eliminato dai suoi profili social lo scempio realizzato, a prova del fatto che il problema della punta del BelPaese è sempre il solito ormai da tempo: non riuscire ad avviare progetti mirati di valorizzazione turistica e commerciale. Chi si ricorda l’immagine scelta qualche anno fa per una rivista Ryanair che non rendeva giustizia alle bellezze della Regione?
Ora, è addirittura lo stesso Carroccio a prendere le distanze da uno sponsor a dir poco aberrante. “Non abbiamo prodotto questa campagna (il logo inoltre non è nemmeno quello corretto)”, hanno immediatamente replicato i responsabili regionali della Lega. La notizia ha fatto, poi, il giro tra Pd, M5S e tutti hanno accusato Spirlì, giornalista, scrittore, editore, opinionista e autore televisivo, una volta esponente di Forza Italia e adesso messaggero di Salvini al Sud e braccio destro del presidente della Regione.
“A questo serviva l’ingresso della Lega nel governo della Regione Calabria?”, si chiede il consigliere regionale Pippo Callipo, che il centrosinistra aveva candidato come governatore. “Se si vuole sostenere chi produce e chi consuma calabrese lo si faccia con atti concreti, non con ‘campagne’ che fanno emergere solo luoghi comuni e scarso senso delle istituzioni”, conclude Callipo.
Fonte: [Corriere della Calabria]