Inflazione galoppante, prezzi dei prodotti alimentari che aumentano di settimana in settimana con il grano che supera un record dopo l’altro, benzina che… vabbè, avrete capito dove stiamo andando a parare. Il punto è che, con il carrello della spesa che costa sempre più e pesa sempre meno, in molti hanno dovuto ricorrere al furto nei supermercati per potersi garantire un pasto adeguato.
“Molti” in realtà non rende del tutto l’idea: partendo da uno studio redatto dall’Università Cattolica sui furti fra gli scaffali, la Coldiretti ha stimato che gli italiani che versano in condizioni di povertà assoluta sono ben 5,6 milioni. E il pacco di pasta nascosto nella borsa è solamente la punta dell’iceberg di una situazione di crisi che minaccia di coinvolgere un numero sempre più crescente di famiglie: tornando ai numeri pubblicati dagli studiosi della Cattolica, si calcola che i cosiddetti “furti di necessità” equivalgano a circa il 66% della merce rubata, probabilmente mossi dalle difficoltà portate (e che stanno seguendo) dalla pandemia.
“È necessario sbloccare al più presto i 200 milioni di euro dei fondi del Ministero delle Politiche Agricole per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti” commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre accelerare la presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti con le risorse stanziate per acquistare cibi e bevande di qualità da distribuire ai nuovi poveri”.