Aumentano nei supermercati le vendite al dettaglio dei beni alimentari che per il mese di febbraio 2020 fanno registrare un +1,1% in valore e un +1,2% in volume. Risultati dell’Istat prevedibili, visto lo scoppio dell’epidemia, e che vedranno un’impennata maggiore nel mese di marzo alla luce delle restrizioni imposte dai vari DPCM del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Questo accade perché gli italiani si recano a fare la spesa ogni 3 giorni facendo razzia di prodotti alimentari di ogni genere.
Per quanto concerne la vendita dei beni non alimentari, l’incremento è del +0,5% in valore e +0,6% in volume su base congiunturale. In generale, siamo di fronte a una crescita della vendite al dettaglio dello 0,6% in valore e dello 0,7% in volume rispetto al trimestre precedente.
Se si guarda al mese di febbraio 2019, invece, si registra una crescita del 5,7% in valore e del 5,8% in volume. L’aumento riguarda soprattutto le vendite dei beni alimentari (+8,2% in valore e +7,8% in volume), ma risultano in crescita anche quelle dei beni non alimentari (+3,8% in valore e +4,3% in volume). Gli acquisti maggiori riguardano generi casalinghi durevoli e non durevoli (+7,6%) e utensileria per la casa e la ferramenta (+6,3%) mentre l’aumento minore si registra per cartoleria, libri, giornali e riviste (+1,0%).
In netta crescita il commercio elettronico (+15,3%) e, pure in questo caso, si attendono per marzo maggiorazioni stando agli ultimi provvedimenti normativi che impongono la chiusura dei locali, ma consentono l’attività di consegna a domicilio, il più delle volte segnalata anche da Google Maps grazie a un aggiornamento dell’applicazione.