Un buco nero di 5 miliardi di euro dovuto ai furti e ai taccheggi nei supermercati che, per gli onesti cittadini, significa pagare 84€ a testa in più del dovuto. È quanto emerge da “La Sicurezza nel Retail in Italia 2021 – Uno studio su perdite, furti e misure di sicurezza”, analisi realizzata da Crime&tech, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto di Checkpoint Systems Italia e la collaborazione del Laboratorio per la Sicurezza, che ha preso in esame i dati relativi agli eventi criminali ai danni della grande distribuzione negli ultimi due anni.
Sono in tutto 150 mila gli atti di crimine avvenuti in 756 negozi e, come vi abbiamo anticipato poc’anzi, il conto per i consumatori è davvero salato. Un trend che, come gli stessi autori dell’analisi si sono premurati di evidenziare, è stabile considerando l’imperversare della pandemia e tutto ciò che ne consegue. Tanto che, a rigor del vero, si è registrato un importo superiore di 100 milioni rispetto all’ultimo rilevamento, segno che taccheggi e furti nell’inventario rimangono ancora un problema serio per il settore analizzato. Gli autori della ricerca, tuttavia, hanno sottolineato come i dati presentati potrebbero fornire spunti utili ai retailer per definire le strategie di difesa della propria merce.