C’erano una volta le code in autostrada, quelle dei giorni di festa in cui ci si metteva in macchina per partire o per raggiungere i parenti. Ora, lo scenario (purtroppo) è cambiato con file chilometriche fuori dai supermercati. Si attende 22 minuti per le lasagne di Pasqua 2020 e per mettere a tavola ogni ben di Dio. Almeno quello, ai tempi del Coronavirus.
I dati sono stati rivelati dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani ai tempi dell’emergenza Covid-19. In genere 1 solo componente della famiglia s’immola sul sacro altare della dispensa piena di lievito di birra e farina e, così, va in missione in questi giorni alla ricerca dell’abbacchio migliore.
“Più di 1 italiano su 3 (34%) – spiega Coldiretti – aspetta da 15 minuti a mezz’ora prima di riuscire a espolorare gli scaffali, mentre per una fetta del 12% l’attesa ha superato i 30 minuti fino a oltre 1 ora. C’è poi un 27% di fortunati che se la cava con meno di 15 minuti e un 11% di fortunatissimi che per la spesa di Pasqua non deve affrontare alcuna fila”. Sempre secondo l’organizzazione, “una volta superata l’attesa in coda e raggiunto l’interno del punto vendita, il 77% dei consumatori ha trovato tutti o la gran parte dei prodotti che cercava, mentre solo 1 italiano su 5 si è dovuto accontentare di una spesa parziale rispetto alle intenzioni di partenza”.
File giustificate? Non proprio visto gli assembramenti. Ah gli italiani! Popolo di maratoneti e panificatori che devono fare i conti, in questi giorni, con la chiusura totale dei supermercati in tutta Italia, dal Piemonte alla Campania.
[Fonte: Rai News]