A causa dell’emergenza Coronavirus i supermercati a Roma avranno orari di apertura ridotti. Come prevedibile una notizia del genere ha avuto un esito scontato: le file davanti ai supermercati per fare scorta soprattutto di acqua e scatolame sono aumentate. E’ di ieri la notizia della modifica agli orari, ma a metà mattinata gli scaffali di specifici prodotti erano già vuoti.
Le previsioni, poi, sono che le file possano diventare ancora più lunghe visto che da adesso in poi i supermercati di Roma saranno aperti nei giorni feriali dalle 8.30 alle 19. La domenica, invece, chiuderanno alle 15 (sempre che dal governo non decidano di anticipare alle 13). Il che è logico: bisogna dare tempo ai dipendenti di sanificare gli ambienti e garantirgli anche un po’ di respiro.
Secondo Federdistribuzione, però, rispetto ai giorni passati, dovrebbe esserci un calo delle vendite di circa il 10%: l’impennata era dovuta alla paura della gente di rimanere senza scorte. E spiega quali sono i beni e i cibi andati a ruba:
- acqua minerale
- carta
- farina
- scatolame vario
- latte a lunga scadenza
- detergenti
Si tratta di beni tipici dei periodi di razionamento, anche se adesso non siamo in tale fase. Anche la GDO continua a lanciare il suo appello: è inutile fare scorte, i rifornimenti continuano a essere garantiti.
Il vero problema, secondo la Camera di Commercio, è che le aziende rischiano di rimanere senza liquidità entro tre mesi: passato tale periodo rischiano di chiudere.