Londra e tutto il Regno Unito hanno posto nei supermercati dei limiti per fare la spesa. La decisione è stata presa a causa degli assalti avvenuti negli ultimi giorni per il Coronavirus. Misure, dunque, per acquistare: pasta secca, latte a lunga conservazione, carta igienica, verdure in scatola, acqua, sapone liquido e gel antibatterici. Razionamento anche nelle farmacie. Boots ha limitato la vendita di igienizzanti per le mani, permettendo l’acquisto di 2 confezioni al massimo a persona.
Stesso discorso in Australia, dove la catena di supermercati Woolworths, ha consentito a ciascun consumatore di comprare non più di 4 pacchi di rotoli di carta igienica. Fantascienza in Italia, dove pare che per ogni parola pronunciata dal Premier, Giuseppe Conte, ci sia un supermercato preso di mira, anche in piena notte. Quando sono giorni, invece, in cui non si fa altro che ripetere lo stesso mantra: i supermercati rimarranno aperti!
Continua a funzionare la logistica e le consegne sono rispettate assicurano da Federdistribuzione, che non pensa quindi di adottare misure di contingentamento per la vendita delle merci. Le scorte per il secco arrivano in Italia a 40 giorni, mentre per il fresco l’approvvigionamento è quotidiano.
C’è da dire che in queste settimane la domanda di beni di prima necessità è esplosa (pasta, sughi, olio, latte, detersivi), raggiungendo medie di crescita del 50 e 60 %. Un trend che non riesce tuttavia a compensare il crollo del fatturato delle aziende non alimentari, visto il calo tra il 25 e il 30 per cento.
Fonte: Business Insider Italia