Esclusa la possibilità di tassare le merendine, la sugar tax, invece, farà parte della Legge di Bilancio 2020 e colpirà le bibite gassate e quelle molto zuccherate, anche se ancora non ci sono misure cui fare riferimento. Lo ha confermato il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore il 17 ottobre 2019.
Soddisfatto il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che aveva proposto l’imposta, anche se non mancano le opposizioni. Lugi Marattin, capogruppo alla Camera di Italia Viva, dichiara che farà di tutto per eliminare il provvedimento. Per i 5 stelle è, al contratio, un modo per abbattere la percentuale di obesità infantile e il diabete in Italia, visti gli aumenti delle malattie connesse.
Per Fioramonti, le risorse recuperate tramite la sugar tax devono essere reinvestite nella scuola, nell’università e nella ricerca a sostegno dei gravi problemi che le affliggono: scarsa retribuzione degli insegnanti, assenza di insegnanti di sostegno per i bambini con disabilità, fino al problema dell’ analfabetismo funzionale di cui soffrono molti italiani.
Di solito, stando a quello che già succede in oltre cinquanta Paesi, la sugar tax è applicata sui soft drink con un’aggiunta di anidride carbonica. Tra le bevande molto zuccherate si possono includere la coca cola, la gassosa, il tè freddo, i succhi di frutta e ovviamente tutti gli alcolici.