Torniamo un attimo negli USA perché qui la FDA ha deciso di stabilire dei nuovi limiti per l’arsenico nel succo di mela. Questo perché con i limiti precedenti i bambini avrebbero potuto essere fortemente a rischio. Ma non tutti approvano questi limiti.
Gli USA hanno un problema con l’arsenico nel succo di mela
Le ultime indicazioni fornite dalla Food & Drug Administration per quanto riguarda le raccomandazioni sulla quantità di arsenico permessa nel succo di mela risalgono a dieci anni fa. Adesso la FDA, però, ha deciso di rivedere queste linee guida, ponendo il limite di arsenico inorganico nel succo di mela a 10 parti per miliardo (ppb). Lo stesso limite, fra l’altro, era stato proposto dalla FDA già nel 2013.
Lo scopo di tale modifica è quello di ridurre l’esposizione ai contaminati ambientali presenti negli alimenti comunemente consumati da neonati e bambini piccoli. Solo che non tutti sono concordi con questo limite. Il gruppo di difesa dei consumatori Consumer Reports, per esempio, ha spiegato che questo limite non va bene, soprattutto considerando che i bambini sono i principali consumatori di succo di mela.
Secondo Consumer Reports, infatti, il limite di 10 ppb è ancora troppo alto. Questo “lascerebbe i bambini vulnerabili a gravi problemi di salute, inclusi danni al cervello e al sistema nervoso che possono portare a problemi di apprendimento e comportamentali”.
Secondo Brian Ronholm di Consumer Reports, la FDA ha atteso che la maggior parte delle industrie raggiungesse già tale limite, quindi le nuove indicazioni avranno un impatto minimo sulla salute pubblica.
La richiesta di Consumer Reports è quella di abbassare il limite a 3 ppb. Un test eseguito nel 2018 su 45 succhi di frutta di marchi popolari ha permesso di scoprire che tutti i succhi tranne uno avevano livelli di arsenico inorganico inferiori a 10 ppb, mentre solo il 58% aveva livelli inferiori a 3 ppb. Dunque lo standard proposto è perfettamente raggiungibile.
Ma cosa ci fa l’arsenico nel succo di mela? Semplice: l’arsenico è un elemento presente in natura e lo si può rintracciare nel suolo, nell’aria o nell’acqua. Inoltre esistono anche pesticidi a base di arsenico, oltre al fatto che l’arsenico nell’ambiente può derivare anche da processi industriali.
Scendendo più nel dettaglio, l’arsenico si presenta in due forme: organico, quello presente nei frutti di mare e nei crostacei, non dannoso per l’uomo e quello inorganico, connesso a problemi di salute come il diabete, problemi alla nascita, disturbi cardiovascolare, disturbi dello sviluppo neurologico e tumori.