Subway finisce nel mirino dell’antitrust per via dell’accordo di vendita con Roark

Subway sta finendo dritto dritto nel mirino dell'antitrust negli Stati Uniti a causa del suo accordo di vendita con Roark: si prennunciano indagini più approfondite

Subway finisce nel mirino dell’antitrust per via dell’accordo di vendita con Roark

Non c’è proprio pace per Subway: la nota catena di panini, da qualche tempo in serie difficoltà economiche, finalmente riesce a trovare un possibile acquirente, Roark per l’appunto, stringe accordi, ma… Ecco che probabilmente dovrà intervenire l’antitrust degli Stati Uniti. Si vocifera, infatti, di indagini più approfondite per esaminare questo accordo e controllare che non ci siano problemi di concorrenza.

Perché l’antitrust si interessa di Subway?

Subway panino

Partiamo dall’inizio. Subway in difficoltà economiche, cerca un acquirente e dopo parecchio tempo lo trova nella Roark Capital, con cui stringe un accordo di vendita da 9,6 miliardi di dollari. Roark è una società di acquisizione con sede ad Atlanta, guidata da Neal Aronson e proprietaria di altre catene di fast food come Dunkin Brands, Arby’s, Sonic Drive-In, Schlotzky’s e Jimmy John’s.

Se Roark si accaparrasse anche Subway, ecco che si creerebbe un colosso a base di panini con più di 40mila ristoranti, tre volte il numero delle sedi statunitensi di McDonald’s. Secondo il punto di vista di Subway e Roark, il loro accordo non creerebbe problemi di concorrenza in quanto il conglomerato che si formerebbe sarebbe comunque ancora più piccolo rispetto al totale dell’industria statunitense dei fast food.

John Chidsey, CEO di Subway, ha sottolineato che la cosa bella del franchising è che gli affiliati stabiliscono da soli i propri prezzi e che i consumatori possono visitare tutti i marchi dei ristoranti, non si concentrano su un singolo brand.

Panini ad alta quota: Subway sta creando un ristorante in un dirigibile Panini ad alta quota: Subway sta creando un ristorante in un dirigibile

Tuttavia proprio l’accordo di franchising di Subway definisce il concetto di “concorrenza”, fattore su cui potrebbe basarsi un’eventuale contestazione dell’antitrust. Tale accordo, infatti, definisce un fast food come “competitivo” nei confronti di Subway se si trova entro tre miglia da uno dei suoi ristoranti e se ottiene più del 20% dei suoi ricavi lordi totali dalla vendita di un qualsiasi tipo di cibo, quindi anche di qualsiasi tipo di pane e panino.

Le voci del menu incriminate pare che non includano “hamburger, hot dog, burritos e panini con il pollo fritto”, ma potrebbero interessare i panini al roast beef di Arby’s. Inoltre l’accordo menziona in maniera esplicita Jimmy John’s, McAlister’s Deli e Schlotzky’s mentre parla dei concorrenti.

Al momento i portavoce di Subway e Roark tacciono, ma qualcuno teme che ci possano essere problemi anche con la catena Dunkin di Roark e con Arby’s. Questo perché il 27% delle vendite di Dunkin deriva da articoli diversi da ciambelle e bevande, fra cui figurano anche i panini per la colazione.

E che dire di Sonic Drive-In che vende panini con pollo e formaggio grigliato e propone panini per la colazione? Praticamente Subway ha posto dei limiti alla possibile vicinanza con eventuali concorrenti, ma adesso sta cercando di ignorare le sue stesse regole per poter essere acquisito da Roark. Ed è su questo che probabilmente l’antitrust andrà a indagare in maniera più approfondita: sul fatto che molti marchi di Roark sono competitor diretti di Subway.