Stranger Things e il Chianti: ancora un omaggio nella serie dei record

Stranger Things omaggia ancora una volta il Chianti - o meglio, il Cianti - citandolo nel corso dell'ottavo episodio.

Stranger Things e il Chianti: ancora un omaggio nella serie dei record

Immaginate di essere intrappolati nella fredda morsa della Siberia dopo essere fuggiti da un campo di prigionia russo pieno di mostri incazzatissimi. Ora immaginate che, nella baracca in cui vi siete rifugiati, sperduta in mezzo alle steppe congelate, siete in compagnia della vostra amata che non vedevate da diversi mesi. Diremmo che è perfettamente comprensibile sognare di godersi la compagnia l’uno dell’altro in un contesto più romantico (e meno mortalmente pericoloso), magari una cena a lume di candela con un buon vino. È il caso di Jim Hopper e Joyce Byers, personaggi della celebre serie Netflix Stranger Things: in una scena dell’ottavo episodio, infatti, Hopper confessa a Joyce di aver sognare una cena in sua compagnia con un buon Chianti.

Chianti

A onor del vero l’ex poliziotto si riferisce al vino italiano chiamandolo “Cianti”, ma la signora Byers è veloce a correggerlo: “Chianti, giusto” conclude poi Hopper. Si tratta della seconda apparizione del rosso toscano nella serie in questione, che di fatto venne già citato nel 2019 con la terza stagione; e l’ennesima se consideriamo tutte le volte che è apparso sul piccolo o grande schermo come simbolo del buon vino italiano. Ricordiamo, ad esempio, il professor Hannibal Lecter che confesso di aver mangiato il fegato di una delle sue vittime “con un bel piatto di fave e un buon Chianti”, o una puntata dei Simpsons ambientata in un paesino della Toscana (dove chiaramente si produce il Chianti) e infine nella scena dell’Orient Express di 007Dalla Russia con amore, dove l’iconico fiasco appare a fianco di una bottiglia di Champagne.

Secondo la lettura di Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, si tratta dell’ennesima “conferma di valore e di riconoscibilità della denominazione”: il Chianti è ormai diventato sinonimo della qualità e dell’iconicità del Made in Italy tanto da essere citato come il buon vino per antonomasia. “Una consapevolezza che non può che renderci molto orgogliosi perché questo è il risultato non soltanto del duro lavoro dei produttori, ma anche del nostro impegno quotidiano nella promozione e valorizzazione del marchio Chianti” conclude Busi. “Questa nuova citazione in una serie americana famosissima porterà sicuramente a un ulteriore avvicinamento dei giovani al Chianti”. In altre parole, se avete intenzione di preparare una serata a tema non dimenticate il buon vecchio fiasco.