Tra le morbide e ordinate colline della Langa si gioca in casa. Roberto Conterno, uno dei barolisti più famosi del nostro Stivale e del mondo intero, ha acquistato il ristorante Bovio, storica insegna incastonata tra le pendenze del comune di La Morra. Un matrimonio tra eccellenze che, oltre naturalmente a garantire il lusso della continuità a una delle cucine più caratteristiche del basso Piemonte, potrebbe attirare l’occhio degli ispettori in rosso – e chissà che sotto il cielo albese non prenda a brillare una nuova stella.
Stando a quanto riportato da La Stampa, che ha fatto trapelare la notizia, l’interesse di Conterno è stato accolto con favore da Alessandra Bovio e il marito Marco Boschiazzo, proprietari e gestori dell’omonimo ristorante: il passaggio definitivo del testimone dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. Nel frattempo sorge però qualche dubbio legittimo: ci saranno cambiamenti? E se sì, quali e di che entità?
Roberto Conterno acquista il ristorante Bovio: tutti i dettagli
La risposta di Roberto Conterno giunge, in questo senso, puntuale e rassicurante: “I cambiamenti che abbiamo in mente saranno pochi, se non nessuno” ha spiegato il barolista. “Non c’è alcun bisogno di cambiare una cucina di grande livello e profondamente legata al territorio come quella dei Bovio“. Una firma storica della Langa va a intrecciarsi con un’altra realtà con lo stesso sangue: “Non eravamo alla ricerca di un semplice investimento nella ristorazione, abbiamo deciso di dire sì a una storia e a un luogo speciali”.
Chiaro, qualche ritocchino qua e là è fisiologico: “Terremo chiuso qualche mese per dare una rinfrescata al locale e per valorizzare ancora di più la sua straordinaria posizione tra i vigneti” ha spiegato ancora Conterno. “Poi riapriremo, sperando di poter contare su tutta la brigata che attualmente lavora tra sala e cucina”. Al di là di ogni romanticismo, i nostri lettori più attenti sapranno bene che c’è – e ci sarà – però almeno un cambiamento inevitabile: il nome. “Ci spiace, ma è necessario per non creare confusione con la cantina che la famiglia Bovio continuerà a gestire del tutto autonomamente”.
Una soddisfazione che, come accennato in apertura, trova piena risonanza anche tra gli (ormai ex) gestori del ristorante. “È stata un’esperienza straordinaria e straordinariamente faticosa” ha raccontato Alessandra Bovio a La Stampa. “Io ho iniziato in sala a 20 anni e ora ne ho compiuti 56. Mio marito Marco è entrato nelle cucine del Belvedere quando aveva solo 15 anni. Quando, in modo del tutto casuale, è nata l’opportunità di cedere il ristorante a una famiglia di grandissimo prestigio come quella della cantina Giacomo Conterno, ci siamo resi conto che certi treni passano una volta sola e che bisognava salirci sopra”.