Il Tomohon Extreme Market sull’isola di Sulawesi, in Indonesia, è il primo mercato in cui sarà vietata la carne di cane e di gatto. Si tratta di una decisione storica, incoraggiante per il futuro: sebbene sia un Paese perlopiù musulmano, secondo Dog Meat free Indonesia ben il 7% degli indonesiani mangia carne di cane credendo che abbia proprietà salutari.
Proprietà salutari ma anche di impatto tradizionale, è infatti cultura locale (soprattutto presso le province di North Sulawesi, North Sumatra e East Nusa Tenggara) consumare pietanze a base di spezie e questa particolare carne stufata. Molti commercianti sono contrari alla decisione, a partire da Melki Pongo ovvero il proprietario di uno dei principali macelli fornitori: “sono deluso, ma rispetto i regolamenti del Governo“.
Non è solo questione di etica
Sono anni che associazioni, privati, attivisti e sostenitori da tutto il mondo protestano apertamente cercando di bloccare il consumo della carne di cane e gatto nel mondo. L’Indonesia, insieme alla Cina, è una delle terre più coinvolte. Perché? Perché fino al 2022 il business della carne di cane era in crescita. Il fatto è che il problema non riguarda solamente l’etica (se per noi occidentali è inconcepibile cucinare un cane, non lo è in altri parti del mondo) bensì l’igiene, del tutto assente nei contesti in cui tale commercio è messo in pratica ogni giorno. In più, le bestie arrivano al momento dell’uccisione nel dolore più totale, con pratiche disumane e terribili.
Il Tomohon Extreme Market in Indonesia è tra i posti peggiori in cui tali pratiche passano ormai inosservate: bastonate, animali bruciati ancora vivi, ammassati uno sopra l’altro schiacciati in gabbie minuscole. La cosa peggiore di tutte è che questa “location” è tra le più pubblicizzate fino al 2018, su TripAdvisor, una delle attrazioni turistiche da non perdersi.
Fonte La Stampa /La Zampa