Sting continua le sue incursioni nel mondo dell’enogastronomia: dopo essersi innamorato del vino italiano e avere aperto una “bio pizzeria” tra i vigneti della sua tenuta nel Chianti, il celeberrimo cantante si sta preparando a lanciare un nuovo marchio di alcolici che prende il nome dal suo successo “Every Little Thing She Does Is Magic”. Stando a quanto lasciato trapelare la società di Sting, Steerpike Limited, ha già registrato il marchio in questione attraverso una domanda che legittimerebbe il commercio di vini, liquori, brandy, sidro, cocktail, gin, kirsch, rum, sake, vodka e whisky; il che ci fa immaginare che i piani del cantante, a questo giro, prevedano di ampliare la propria influenza anche al di là del mondo del vino.
Sting e il suo nuovo marchio di alcolici: tutti i dettagli
Come abbiamo accennato in apertura di articolo, infatti, Sting e la moglie Trudie Styler possiedono già una tenuta in Italia, e in passato avevano “battezzato” il loro vino con il nome “Message in a Bottle”, sulla scia dell’omonima canzone dei The Police del 1979. L’ipotesi avanzata è che la coppia stia pianificando di utilizzare i frutti dei propri vigneti per alimentare la produzione del nuovo marchio di alcolici andando a espandersi, come anticipato nelle righe precedenti, in liquori e spiriti.
In passato, Sting ha ammesso che la sua decisione di produrre vino lo ha portato a rinunciare alla birra: “Vengo dal nord dell’Inghilterra, e vedevamo il vino solamente nei film al cinema” aveva spiegato a tal proposito. “Tutto ciò che avevamo e bevevamo era della birra. Ora non ce la faccio più a berne: il mio gusto si è fatto più raffinato”. Tra le altre cose, il cantante aveva poi confessato di essere solito cantare e suonare nella sua cantina, tra le botti e il vino che riposa. “Mi metto a suonare la chitarra e cantare accanto alle botti” aveva spiegato. “Magari rende il vino peggiore, ma è una cosa che mi piace fare”.
Altra piccola – e rilevante, considerando gli ultimi eventi – curiosità: Sting e Styler avevano addirittura raccontato di avere quasi acquistato Château Miraval, la tenuta francese oggetto dell’ormai leggendario contenzioso tra Brad Pitt e Angelina Jolie. La “Guerra del Rosé”, così come è stata definita, ha visto gli ex coniugi affrontarsi in una lunga e spinosa battaglia legale: nella “puntata” più recente, Pitt è stato accusato di “fingere di essere un produttore di vino” e di comportarsi “come un bambino petulante”.