Steve Jobs impostava i colloqui di lavoro secondo il “test della birra”

A quanto pare i colloqui di assunzione di Steve Jobs includevano una particolare domanda nota come il "test della birra".

Steve Jobs impostava i colloqui di lavoro secondo il “test della birra”

No, il “test della birra” non è un braccio di ferro alcolico in cui vince chi cede per ultimo, e non riguarda nemmeno un lungo quiz facebookiano per scoprire “quale birra sei: bionda, scura o rossa?”. Si tratta, più semplicemente ma non meno curiosamente, di parte dell’approccio apparentemente seguito dal defunto Steve Jobs durante i suoi colloqui di lavoro per l’assunzione di personale. La chiave è molto semplice: come riportato da as.com, Jobs semplicemente si chiedeva se avrebbe trovato piacevole farsi una birra con il candidato in questione. Insomma, mai vi capitasse di fare un colloquio per essere assunti da Apple vestirvi con la maglia di qualche festival potrebbe essere più produttivo del più classico giacca e cravatta.

Steve Jobs e il “test della birra”: i curiosi colloqui in casa Apple

birra

Se la risposta alla domanda era positiva, Steve Jobs avrebbe dunque proposto al nostro candidato di uscire a mangiare qualcosina e a bersi insieme una birra. L’obiettivo, badate bene, non era naturalmente quello di stringere nuove amicizie (anche se chissà, non è da escludere che magari qualche simpatia possa essere nata anche in contesti come questo); ma di sperimentare in un ambiente informale se il candidato fosse una persona con cui Jobs potesse andare d’accordo e stabilire una relazione di fiducia più profonda – il che, potrete immaginare, è difficilmente comprensibile nell’ambiente sterilizzato di un normale colloquio di lavoro.

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C’era poi, nell’idea di uscire a bere una birra, anche un più malizioso tentativo di “smarcarsi” dai tradizionali binari di un colloquio e superare eventuali risposte pre-pianificate dai candidati. Insomma, un conto è presentarsi con una lista pronta di difetti e pregi, e un altro essere invitati nel pub dietro l’angolo da Steve Jobs.

Il “test della birra” non era l’unica domanda “fuori dalle righe”, a quanto pare. Jobs era apparentemente solito porre anche domande come “Cosa hai fatto la scorsa estate?”, o lievemente più formali – ma comunque stimolanti – come “Quando è stata l’ultima volta che hai realizzato qualcosa?”.

Non si sa se Steve Jobs preferisse una lager o una ale, alla spina o in bottiglia; e naturalmente non c’erano risposte giuste o sbagliate al cosiddetto “test della birra“. L’obiettivo, al di là della richiesta divertente e informale, era tuttavia fermamente legato al benessere dell’azienda: lo stesso Jobs era solito spiegare come fosse alla costante ricerca dei “migliori talenti”, e per scovarli di tanto in tanto è necessario uscire dagli schemi e fare due chiacchiere davanti a una pinta.