Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, ha voluto precisare meglio quanto dichiarato in merito al settore della ristorazione. La sua proposta per riaprire i ristoranti a cena non era intesa nel senso di far ripartire i locali la sera. Bisogna dare ossigeno ai ristoranti in zona gialla, ma solo là dove sia possibile.
Il suo discorso era inerente il fatto di mettersi a sedere con gli esperti, magari restringendo ancora un po’ di più oggi quando si va fuori a pranzo, ma valutando caso per caso quando la curva epidemiologica non fa più paura. E questo per cercare di dare ossigeno a una parte di quelle categorie che ora vivono nel dramma.
Bonaccini ha poi anche parlato della sua “intesa” con Matteo Salvini. Dopo aver incontrato in videoconferenza un gruppetto di ristoratori di Modena ha ricordato che bisogna parlare con le persone, anche quando bisogna dire di “No”, non bisogna farli sentire soli. A Mattino 5, poi, ha ipotizzato che alle politiche è probabile che tornerà a dividersi dalla Lega così come è giusto che sia in democrazia, ma non vede perché non si possa discutere e dialogare con un avversario politico quando dice cose che possono avere un senso.
Un’altra proposta di buonsenso per Bonaccini arriva anche da parte di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali: è quella di riaprire non solo i musei, ma anche cinema e teatri. E ricorda che ci sono lavoratori del mondo dello spettacolo, dei musei, della musica e dei teatri che non lavorano da un anno. Idem dicasi per chi lavora nelle piscine e nelle palestre. Anche in questi casi la sua proposta è valutare, di volta in volta e individualmente, se sia possibile fare delle riaperture più mirate.