Un’azione rapida e decisa: è questa la richiesta del Comitato di sorveglianza della Camera degli Stati Uniti ai produttori di alimenti e alla Food and Drug Administration (FDA). Secondo l’ultimo rapporto, infatti, sono emerse “alti livelli di metalli pesanti tossici negli alimenti per l’infanzia e l’incapacità dell’industria di porre fine a pratiche dannose che comportano gravi rischi per la salute di neonati e bambini piccoli”.
Brian Ronholm, direttore della politica alimentare per i rapporti sui consumatori, ha trovato particolarmente preoccupante l’atteggiamento “sprezzante” del settore verso la garanzia della sicurezza degli alimenti per l’infanzia. “Tra richiami incompleti, abbassamento dei propri standard e il rifiuto di testare i prodotti finiti, questi produttori di alimenti per l’infanzia non sembrano mettere la sicurezza al primo posto” ha dichiarato Ronholm. Dopodiché invita la FDA ad “agire rapidamente nel pubblicare i limiti massimi per i metalli pesanti tossici negli alimenti per l’infanzia e nel richiedere all’industria di eseguire test sul prodotto finito”.
Nel rapporto del 2018 del team per la sicurezza alimentare emerse che ben due terzi dei 50 alimenti confezionati distribuiti a livello nazionale realizzati per neonati e bambini piccoli mostravano livelli preoccupanti di almeno un metallo pesante. In particolare, quindi degli alimenti analizzati rappresentavano rischi di salute anche per i bambini che ne consumavano solamente una porzione (o addirittura meno) al giorno. Inoltre, gli spuntini e prodotti contenenti riso e/o patate dolci erano particolarmente propensi ad avere alti livelli di metalli pesanti.