I media a stelle e strisce non hanno mancato di notare che, durante il break pubblicitario della trasmissione Thursday Night Football, di recente approdata in esclusiva sulla piattaforma video di Amazon, sono mancate all’appello le tradizionali pubblicità sulla birra. A far notare l’anomalia sono stati per primi i colleghi di Bloomberg, che di fatto hanno innescato la curiosità dell’intero pubblico. Amazon, evidentemente interpellata a riguardo, ha però tranquillamente risposto che gli annunci che vengono o promuovono bevande o società di alcolici erano, secondo le linee pubblicitarie aziendali, vietate – un divieto che di fatto riguarda Stati Uniti, Canada, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Editto e India.
“Secondo la nostra politica sui contenuti vietati, i contenuti degli annunci non devono incoraggiare, rendere glamour o rappresentare un consumo eccessivo di alcol” si può leggere nella politica pubblicitaria di Amazon; anche se di fatto nei Paesi dell’America del Nord li annunci di prodotti alcolici sono consentiti “se l’inserzionista e/o la sua società madre non sono titolari di una licenza per la produzione o la distribuzione di bevande alcoliche”. Le linee guida a tal riguardo sono piuttosto stringenti anche per i Paesi in cui le pubblicità di alcolici sono formalmente consentite: in questo caso, le società produttrici “devono promuovere il consumo responsabile”, pena lo scattare del divieto.