Si è effettivamente trattato di un menu frugale quello proposto ai partecipanti degli Stati Generali di Villa Pamphilj a Roma.
Lo aveva annunciato il premier Giuseppe Conte: nonostante l’occasione istituzionale, il catering per i partecipanti sarebbe stato sobrio. “Si tratta di una sessione di lavoro, in un momento molto delicato per il Paese alle prese con un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti, non c’è nessuna intenzione di fare show o passerelle”, avevano spiegato fonti governative.
E così, in effetti, pare essere andata: il menu del buffet proponeva un semplice e comunissimo primo-secondo-dolce. Il menu proposto era composto di pasta al sugo di melanzane (con un’alternativa gluten free per gli intolleranti), bocconcini di pollo con insalata verde e verdure grigliate, vaschette di macedonia di frutta mista come dolce. Da bere vino bianco e caffè a fine pasto.
Un pranzo low profile, dunque, che presumibilmente si ripeterà alla stessa maniera per i dieci giorni del maxi seminario: no alle consuete cene di gala e all’ostentazione, niente chef stellati (in passato cucinarono per i leader del Paese nomi come Gianfranco Vissani e Massimo Bottura). Il momento richiede sobrietà, e non si vogliono lanciare messaggi sbagliati in una situazione di crisi e difficoltà per il Paese.
[Fonte: Il Corriere della Sera]