Starbucks dice stop alle tazze riutilizzabili a causa del Coronavirus. Va bene l’inquinamento, va bene la tutela dell’ambiente, ma con un’epidemia di mezzo, tutto passa in secondo piano. Tramite una lettera pubblicata sul sito ufficiale, Rossann Williams, vicepresidente esecutivo e presidente di Starbucks, ha fatto sapere che l’azienda ha sospeso temporaneamente l’uso delle tazze riutilizzabili personali nei suoi locali.
Si tratta di una misura precauzionale in risposta all’eventuale impatto sulla salute pubblica. Questa misura rientra fra quelle adottate da Starbucks per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus: se ricordate l’azienda aveva chiuso circa la metà dei suoi negozi in Cina quando era scoppiata l’epidemia (molti ora hanno riaperto però e hanno implementato le modalità di consegna a domicilio).
Williams ha spiegato che la loro attenzione rimane focalizzata su due punti chiave: prendersi cura della salute e del benessere di partner e clienti e svolgere un ruolo costruttivo nel supportare i funzionari sanitari locali e capi di governo mentre lavorano per contenere il virus.
Questi sono alcuni delle misure che Starbucks ha deciso di adottare:
- aumento della pulizia e sanificazione di tutti i locali
- limitare i viaggi aerei aziendali, sia nazionali che internazionali fino al 31 marzo
- sospension dell’uso delle tazze riutilizzabili personali (sarà ancora attivo, però, lo sconto di 10 centesimi per chiunque porti la tazza riutilizzabile)
- assemblea annuale degli azionisti di Seattle convertita in un evento virtuale il 18 marzo
[Crediti | UsaToday]