Torniamo negli USA perché qui alcuni senatori democratici hanno deciso di chiedere lumi a Starbucks su quanto abbia speso finora nella sua lotta contro i sindacati. In particolare vogliono sapere quanto abbia speso in avvocati e spese di consulenza.
La richiesta è arrivata da parte dei senatori democratici Elizabeth Warren, Ed Markey e Richard Blumentahl e da parte dell’indipendente Bernie Sanders che, di solito, si unisce ai democratici. La questione è stata sottoposta all’attenzione di Howard Schultz, amministratore delegato (anche se ancora per poco) dell’azienda.
I Reuters avrebbero visto una copia della lettera: qui i senatori avrebbero citato alcuni report secondo i quali Starbucks sta utilizzando tattiche non legali contro i sindacati. I senatori hanno poi dato a Starbucks un ultimatum: ha un mese di tempo per rispondere.
E Starbucks come ha reagito? Beh, in risposta alla letta ha affermato di apprezzare ogni opportunità per condividere i fatti e affrontare imprecisioni sulla loro azienda e partner. E dichiara di essere rigoroso nel rispettare il diritto federale del lavoro.
Ma c’è dell’altro: i senatori pare che vogliano vedere anche la guida che Starbucks ha fornito ai dirigenti delle filiali per indicare come trattare i lavoratori che aderivano ai sindacati. Inoltre sono anche curiosi di sapere se le spese fatte per contrastare i sindacati siano presenti nelle dichiarazioni fiscali.