Guerra alle capsule, lotta all’alluminio: da tempo il mondo del caffè si porta dietro un neo ecologico piuttosto ingombrante. Il nodo della matassa, di fatto, è l’impossibilità di separare fondi e alluminio, un processo che crea ibridi non riconosciuti dai centri di riciclaggio e che rimane a “marcire” nelle discariche per almeno qualche secolo. Nespresso e Illy, nel 2021, strinsero un’alleanza per incentivare una gestione più responsabile di risorse e materiali nel ciclo di vita delle capsule di caffè: l’accordo, che di fatto offriva ai propri clienti la possibilità di partecipare attivamente in un processo di economia circolare, è stato recentemente potenziato dall’ingresso di Starbucks.
La seconda vita delle capsule in alluminio
L’ingresso del colosso a stelle e strisce rende possibile consegnare indifferentemente anche le capsule Starbucks by Nespresso (oltre naturalmente a quelle di Illy e Nespresso) nelle oltre 65 Boutique Nespresso che punteggiano il territorio nazionale, o in alternativa nei 10 Illy Store e nelle oltre 75 isole ecologiche convenzionate, ampliando le possibilità per i consumatori di dare nuova vita alle proprie cialde esauste in alluminio.
Come brevemente accennato in apertura, si tratta di una sorta di processo di economia circolare che punta a limitare l’impatto ambientale delle capsule in alluminio trasformandole da rifiuto a risorsa. La parola chiave, di fatto, è “nuova vita”: trasformazione da residuo dannoso per l’ambiente a un nuovo ciclo di vita sotto una nuova forma.
“Siamo felici di annunciare l’ingresso di Starbucks nell’Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio” ha commentato a tal proposito Silvia Totaro, Sustainability&Safety Health Environmental Manager di Nespresso Italia “che conferma quella comunione di intenti e quella condivisione di valori fondamentali per creare valore per le comunità e il territorio. Come Nespresso, abbiamo recuperato oltre 8.000 tonnellate di capsule e rimesso in circolo quintali di alluminio e caffè con un impegno concreto sul territorio italiano”.
“Questa importante iniziativa di economia circolare ha gettato le basi per lo sviluppo di un modello virtuoso che vede Nespresso, illycaffè e Starbucks protagoniste della gestione responsabile dei materiali lungo tutto il ciclo di vita delle capsule in alluminio” ha poi aggiunto Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia. “Se è vero che l’alluminio rappresenta una risorsa straordinaria poiché può essere riciclato all’infinito, tuttavia è innegabile che, senza adeguate infrastrutture, non è possibile sfruttare al meglio questa sua ‘riciclabilità’. Proprio questo ci ha spinto a unire le forze e a lavorare insieme al fine di implementare un sistema di raccolta e riciclo indipendente, che permetta agli scarti di tornare a nuova vita”.
La lotta alle capsule, in altre parole, è appena iniziata: sapete, tuttavia, che secondo un recente studio esistono modi ancora più dannosi per l’ambiente di preparare il caffè?