Non è ancora “apparso” ufficialmente nelle tazze di Frappuccino & Co, eppure i clienti hanno già preso a protestare. Ci stiamo riferendo a quanto sta accadendo in casa Starbucks, con il colosso a stelle e strisce che ha recentemente deciso di testare un nuovo tipo di ghiaccio per le sue bevande – quello “a pepita” -, abbandonando in maniera graduata ma definitiva il più tradizionale cubetto. Si tratta, tanto per intenderci, di pezzettini notevolmente più piccoli e più densi che, stando a quanto lasciato trapelare dalla stessa azienda, avrebbero il vantaggio di essere più semplici (e più comodi) da masticare. Sembra un buon compromesso, no? Beh, non proprio – non per tutti, almeno.
Starbucks e il ghiaccio “a pepita”: le proteste dei clienti
Come già abbiamo avuto modo di raccontarvi, l’intera vicenda ha avuto origine da una sorta di voce di corridoio – un thread su Reddit creato da un presunto dipendente di Starbucks diventato virale in una manciata di ore. Il post è accompagnato da una foto e dalla soffiata che “un negozio su tre avrebbe cominciato a testare” il nuovo formato di ghiaccio – pochi dettagli che si sono rivelati sufficienti a innescare una accesissima discussione.
“Le ricette non sono costruite per questo tipo di ghiaccio” ha commentato un utente, evidentemente grande esperto delle bevande di Starbucks. “Si scioglierà molto più velocemente e diluirà il caffè e la dolcezza. Probabilmente anche la consistenza dei frappuccini sarà molto diversa”. Altri, che forse non condividevano la stessa immacolata perizia tecnica del primo utente, si sono invece lasciati a considerazioni più emotive: “Nooo, il ghiaccio che avete adesso è già perfetto! Talmente perfetto che di solito chiedo del ghiaccio in più”.
Un terzo riprende la tesi del nostro esperto: “Odio quel tipo di ghiaccio” ha scritto, riferendosi alle pepite. “Si scioglie troppo velocemente”. Insomma, la preoccupazione dominante riguarda la velocità di scioglimento del nuovo ghiaccio, che naturalmente finirebbe per annacquare il Frappuccino di turno.
Seppur in minore quantità, non manca una frangia di consumatori più entusiasti: “Sarà fantastico” ha commentato un utente. “È lo stesso ghiaccio che hanno negli ospedali, e lo sanno tutti che gli ospedali hanno il ghiaccio migliore”. Una dichiarazione che ci coglie un po’ impreparati, lo dobbiamo ammettere – le mense o le caffetterie degli ospedali non ci sembrano particolarmente rinomate.
In definitiva, i clienti di Starbucks possono dormire sonni tranquilli – il New York Post ha dichiarato di avere contattato l’azienda che ha condotto i test con il nuovo ghiaccio e che, stando a quanto riportato, le pepite non si sciolgono più velocemente dei cubetti. Il Frappuccino è salvo.