Howard Schultz non è più amministratore delegato di Starbucks dal mese di marzo 2023. Tuttavia adesso ha perso anche la sua carica nel CdA dell’azienda: dopo ben 36 anni di permanenza, infatti, l’ex AD di Starbucks abbandona anche il Consiglio di Amministrazione. Il che fa sì che, al momento, l’unico suo titolo all’interno di Starbucks sia quello di presidente emerito.
Howard Schultz lascia anche il CdA di Starbucks
Di sicuro l’età avrà influito sulla scelta di Schultz di lasciare il CdA di Starbucks: in fin dei conti l’imprenditore originario di New York ha almeno 70 anni. Tuttavia il sospetto che le sue politiche e azioni contro i sindacati possano avere a che fare con l’abbandono anche di questa posizione c’è.
Schultz stesso ha annunciato il suo addio, fra l’altro con effetto immediato, del suo ruolo nel CdA. E questo dopo ben 37 anni di permanenza nel Consiglio di Amministrazione. Schultz mantiene per ora solamente la sua carica di presidente emerito.
Se ricordate nel corso degli ultimi anni Schultz aveva lasciato e ripreso il suo ruolo di amministratore delegato per ben tre volte. Nell’aprile 2022 aveva ripreso tale ruolo per la terza volta, ricoprendo quel ruolo fino al mese di marzo 2023 quando al suo posto era subentrato Laxman Narasimhan, l’attuale amministratore delegato di Starbucks.
In una nota stampa Schultz ha spiegato che non vede l’ora di supportare questa prossima generazione di leader per guidare Starbucks nel futuro sia come cliente che come sostenitore nel suo ruolo di presidente emerito.
Secondo quanto riferito da Starbucks, questo cambiamento era già stato ampiamente pianificato in precedenza. Tuttavia qualche dubbio permane: è strano che Schultz non abbia fornito nessuna motivazione per questa decisione improvvisa di lasciare il CdA.
Nel corso del suo ultimo periodo come amministratore delegato, Schultz aveva cercato di modernizzare le caffetterie, implementando i rapporti con i baristi e facendo crescere le vendite. Ah, non dimentichiamoci poi del suo ruolo nel lancio di Starbucks Oleato, la linea di bevande a base di olio d’oliva, quella che alcuni clienti ritengono avere un leggerissimo effetto lassativo.
Tuttavia non dobbiamo scordarci l’approccio estremamente aggressivo e ostile che aveva adottato contro la sindacalizzazione dei baristi. Anzi: era stato così contrario che era stato chiamato anche in audizione davanti al Senato per il “presunto fallimento dei sindacati”. E questo poco dopo che si era dimesso dalla sua carica di amministratore delegato.
Ma adesso nel CdA rimane un posto vacante? Assolutamente no: verrà sostituito da Wei Zhang, consulente senior di Alibaba e presidente di Alibaba Pictures Group. L’idea sarebbe quella di sfruttare le capacità di Zhang per far avanzare Starbucks anche in Cina.