Starbucks fa marcia indietro e cerca un nuovo accordo con i sindacati

Starbucks si avvicina ai sindacati: le contrattazioni tra le parti dovrebbero riprendere nel mese di gennaio.

Starbucks fa marcia indietro e cerca un nuovo accordo con i sindacati

A pensare che una storia così piena di colpi di scena possa arenarsi verso il suo lieto fine ci scende quasi una lacrimuccia. Vogliamo dire, siamo davvero pronti a fare ciao ciao con le mani, con i piedi e con tutto il resto alla grande – forse addirittura storica, a questo punto – diatriba tra i sindacati e i piani alti di Starbucks? Siamo davvero pronti a consegnare alla memoria operazioni di sabotaggioscioperi organizzatilicenziamenti illegittimi e commenti più o meno paternalisti da parte del fondatore della sirena in verde Howard Schultz?

Siamo dei sentimentali, che ci possiamo fare. D’altro canto, capiteci: dopo più di un biennio passato a raccontarvi della guerra Starbuckssindacati leggere che il colosso a stelle e strisce ha intenzione di rivedere la propria posizione e di volere riavviare la contrattazione, addirittura impegnandosi a raggiungere un accordo per l’anno prossimo, emozionarsi è il minimo.

Starbucks e sindacati: lo scontro è prossimo al termine?

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Chiaro, scherzi a parte è bene ricordare che la parola “fine” ha un peso specifico mai indifferente, e che scriverla – specialmente in casi come questi – chiede un impegno notevole da tutte le parti coinvolte. Procediamo dunque con ordine: stando a quanto riportato dal New York Post Sara Kelly, Chief Partner Officer di Starbucks, avrebbe inviato una lettera a Lynne Fox, presidente del sindacato Workers United, in cui affermava che l’attuale impasse contrattuale tra le due parti “non dovrebbe essere accettabile per nessuno di noi”.

I cubetti di ghiaccio grigliati conquistano lo street food cinese I cubetti di ghiaccio grigliati conquistano lo street food cinese

La richiesta di Kelly è semplice: riavviare la contrattazione nell’ormai prossimo mese di gennaio. L’obiettivo? “Completare la contrattazione e la ratifica dei contratti nel 2024”, si legge nella lettera. “Le scrivo nella speranza che Workers United e Starbucks possano trovare un modo per riprendere le contrattazioni il prima possibile” ha scritto Kelly alla leader dei sindacati. “Siamo aperti ad ascoltare altre idee e regole di impegno su come potrebbe procedere la contrattazione”.

Una dichiarazione di pace, in tutto e per tutto: sperare che le contrattazioni possano procedere tra risate affabili e pacche sulle spalle è forse peccare di ingenuità, ma riconoscere che l’attuale stallo alla messicana sia un ostacolo per entrambi le parti è già un ottimo inizio.

La risposta di Fox, come potrete immaginare, non si è fatta attendere. “Non abbiamo mai detto no all’incontro con Starbucks” ha spiegato la leader dei sindacati. “Tutto ciò che fa avanzare la contrattazione in modo positivo è il benvenuto”. Appuntamento al prossimo mese, dunque: la luce in fondo al tunnel pare finalmente vicina.