Starbucks ha deciso di espandere ulteriormente in altre città il lancio del suo caffè all’olio di oliva. E questo nonostante le critiche e i pareri scettici (talvolta disgustati) di chi l’ha già provato. Però nonostante le perplessità, Starbucks ci crede molto in questo prodotto e ha deciso di renderlo disponibile a un pubblico più vasto. Pubblico che aveva anche già espresso il suo “No, grazie” più sentito, a dire il vero.
Starbucks e il caffè all’olio di oliva
Se ricordate, le bevande a base di caffè e olio di oliva della linea Oleato di Starbucks avevano fatto il loro debutto negli Stati Uniti a marzo. Le recensioni di chi aveva provato tali bevande erano state alquanto negative. Però, nonostante i pareri contrari dei clienti in California, Illinois, New York e Washington, ecco che l’azienda ha deciso che anche altri cittadini statunitensi dovranno provare questa bevanda oleosa.
Quindi a partire da martedì i clienti di Starbucks potranno acquistare le bevande della linea Oleato anche ad Austin, Boston, Chicago, Dallas, Miami e in diverse altre città di stati come l’Alaska e il Vermont.
Nel menu Oleato figurano un latte di avena e un espresso shakerato ghiacciato, fatto anche esso con latte d’avena. Ciascuna bevanda è insaporita, diciamo così, con un cucchiaio di olio d’oliva, cosa che aggiunge altre 120 calorie a quella bevanda. Inoltre è disponibile anche una birra infusa di olio d’oliva con doppia porzione.
Al di là della questione sul gusto (l’olio di oliva ha la tendenza ad avere un sapore che sovrasta quello di tutti gli altri ingredienti), ecco che molte persone dopo aver bevuto le bevande Oleato hanno spiegato di aver avuto qualche piccolo problemino intestinale.
Alcuni clienti hanno persino realizzato un video, poi pubblicato, che hanno intitolato “Abbiamo provato le bevande al caffè e olio d’oliva di Starbucks e ce ne siamo pentiti seriamente”. Altri, invece, un po’ più moderati, hanno parlato di “bevande che sembravano un’acrobazia”, qualcosa da provare una volta, ma per cui non vale la pena di ritornare.
Diversi recensori, invece, hanno insinuato che questa linea di bevande sia nata più per far parlare i titoli dei giornali che non per essere un prodotto dotato di una qualche longevità nel menu.
Ah, se vi state chiedendo di chi sia stata l’idea di preparare un caffè con dell’olio di oliva, pare che sia tutto frutto della mente dell’ex CEO Howard Schultz. L’ex CEO avrebbe deciso di provare queste bevande a seguito di un incontro con Tommaso Asaro, un produttore di olio d’oliva che lo aveva introdotto alla pratica di consumare un cucchiaio di olio d’oliva al giorno. Schultz avrebbe così preso questa abitudine e chiedendosi se poteva combinarla con la routine quotidiana del caffè, ha richiesto al team creativo di ideare una bevanda che coniugasse caffè e olio di oliva. Dimenticandosi del detto che “se una cosa la puoi fare, non è detto che devi farla per forza”.