Starbucks è (ancora una volta) il marchio food con più valore al mondo

Starbucks è ancora una volta il marchio del mondo food con il valore più alto al mondo: seguono McDonald's e KFC.

Starbucks è (ancora una volta) il marchio food con più valore al mondo

Sarà pur vero che negli ultimi tempi le acque sono state un po’ mosse – l’annoso conflitto con i sindacati al di là dell’Oceano, il lancio di una nuova varietà all’olio d’oliva diventata nota anche e soprattutto per le sue particolari doti di pulizia delle viscere e soprattutto i tumulti con il mondo arabo, che vede nel colosso a stelle e strisce un alleato di Israele -, ma sembra che niente possa veramente fermare la sirena a due code. Starbucks è di fatto il marchio food con il più alto valore al mondo, per l’ottavo anno di fila. Ma al decimo ci sarà una stella in omaggio?

A dichiararlo è la società di consulenza Brand Finance, che nella sua più recente edizione della classifica Top Restaurant Brand riferita all’anno in corso ha indicato proprio il colosso del caffè come primatista indiscusso, alla testa di una prestigiosa batteria composta dai primi venticinque marchi al mondo del segmento food in ordine di valore.

Starbucks in numeri (e soldi) e il calo della “forza” del marchio

soldi

Una classifica, quella a cui abbiamo appena accennato, che naturalmente chiama al confronto e alla curiosità in termini numerici. Diamo parola ai dati, dunque: Starbucks si è aggiudicato il primo posto sul podio grazie a una crescita pari al 14 per cento a 60,7 miliardi di dollari, grossomodo equivalenti a 56,3 miliardi di euro. Seguono a ruota McDonald’s, con valore in crescita del 3% a 38,0 miliardi di dollari; e KFC, medaglia di bronzo con un valore in calo del 20% a 14,2 miliardi di dollari.

Figo il “Puppuccino” di Starbucks, ma speriamo che in Italia non arrivi Figo il “Puppuccino” di Starbucks, ma speriamo che in Italia non arrivi

Tappeto rosso e squilli di trombe, dunque; anche se a onore del vero è giusto notare che la classifica parla anche e soprattutto di un calo della “forza” del marchio per molti dei principali operatori (soprattutto per quanto concerne le catene di fast food, come vedremo tra poco): a diminuire sono in particolare  i punteggi relativi al servizio clienti, alla percezione dei prezzi e alla probabilità di raccomandare il ristorante ad amici e familiari.

Galeotti, in questo caso, furono i rincari ai menu. “La ricerca di Brand Finance ha rilevato che l’aumento dei prezzi dei menu nei fast food sta avendo un impatto negativo sul sentiment dei clienti” ha infatti spiegato Alex Haigh, managing director di Brand Finance Asia “con un conseguente notevole calo della forza del marchio tra i principali operatori del settore”.

Una lettura che non dovrebbe sorprendere i nostri lettori più attenti: su queste pagine vi abbiamo più volte raccontato di come McDonald’s, per fare un esempio particolarmente significativo, abbia introdotto più e più rincari fino addirittura a cambiare la fisionomia del suo cliente medio, ormai sempre più ricco.