Starbucks ci riprova con le tazze riutilizzabili: addio a quelle usa e getta?

Starbucks ci riprova: per la sostenibilità, potrebbe dire addio alle classiche tazze usa e getta per far spazio alle tazze riutilizzabili.

Starbucks ci riprova con le tazze riutilizzabili: addio a quelle usa e getta?

Ce la farà o non ce la farà Starbucks a lanciare le sue tazze riutilizzabili? L’azienda è decisa a riprovarci in nome della sostenibilità. Questo vuol dire, però, che potremmo dover dire addio alle classiche tazze usa e getta.

In realtà è un po’ che Starbucks ci prova: nel 2019 le aveva testate all’aeroporto di Londra, poi a febbraio 2020 anche McDonald’s si era unito a Starbucks nella crociata in favore delle tazze riutilizzabili.

Solo che poi era arrivata la pandemia e le tazze riutilizzabili, per quanto utili per proteggere l’ambiente, non lo erano altrettanto per tutelare i clienti nei confronti del Coronavirus: così Starbucks a marzo 2020 aveva dovuto temporaneamente rinunciare a questa tipologia di tazza. Si passa così a giugno 2021: complice l’estate e l’andamento della pandemia, ecco che Starbucks era tornato in sella al cavallo delle tazze riutilizzabili.

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E veniamo ad oggi: Michael Kobori, Chief Sustainability Officer di Starbucks, ha spiegato che loro adorano la loro onnipresente tazza classica, solo che è diventata anche un simbolo della società usa e getta.

Tazze e bicchieri di Starbucks vengono buttati via ovunque, finendo anche per strada o nei corsi d’acqua. Certo, alcune potrebbero anche essere riciclate, ma finirebbero comunque sempre nelle discariche. Per questo motivo l’unica soluzione è quella di eliminare la tazza usa e getta.

L’azienda ha un obiettivo chiaro, pandemia permettendo, si intende: entro il 2025 vuole che ogni cliente possa utilizzare o la propria tazza o una tazza riutilizzabile presa in prestito da Starbucks. Per questo motivo, entro la fine del prossimo anno, negli Stati Uniti e Canada è possibile che i clienti possano utilizzare le proprie tazze personali anche quando ordinano in anticipo o quando vanno al drive-thru.

E i bicchieri di carta e plastica? Probabilmente non verranno eliminati del tutto, ma Starbucks cercherà di fare in modo che rappresentino un’opzione meno attraente.

Nel tentativo di eliminare gradualmente le tazze usa e getta, Starbucks potrebbe implementare un programma di prestito della tazza, con pagamento di un deposito. Una versione beta di tale programma è già stato testato a Seattle lo scorso anno.

Ai clienti veniva proposta una nuova tazza in polipropilene leggero, riciclabile e che poteva sostituire 100 tazze monouso. I clienti pagavano un deposito di 1 dollaro e, per riavere il dollaro, dovevano restituire la tazza in un cestino intelligente posizionato nel locale. Inoltre, più utilizzavano la tazza, più premi ottenevano.

Un’altra metodica è quella di incentivare l’uso delle tazze personali, cosa che, come si può facilmente intuire, era stata messa un attimo da parte durante l’apice della pandemia. Al momento viene dato un incentivo da 50 centesimi. Solo che questo sistema è un po’ più complicato da gestire quando i clienti ordinano in anticipo o vanno al drive-thru.

La pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori e adesso metodiche come il drive-thru o ordinare in anticipo vanno tantissimo. Ma come fare per usare le tazze personali? Beh, i clienti potrebbero semplicemente sporgere la tazza attraverso le finestre del drive-thru, ma è necessario rendere questo processo molto più fluido, evitando nel contempo di sovraccaricare di lavoro i dipendenti.

Per esempio potrebbe essere allestito un punto dove lasciare le tazze prima di arrivare al drive-thru vero e proprio in modo da dare tempo agli addetti di riempirle per tempo. Oppure i dipendenti potrebbero preparare le bevande in precedenza e versarle nei bicchieri personali quando il cliente arriva in negozio.

Un’altra cosa che Starbucks sta testando, poi, sono delle postazioni di lavaggio delle tazze nei negozi.