Starbucks, chiude uno degli store di New York: rappresaglia contro il sindacato?

A New York ha chiuso uno degli Starbucks di Ithaca. Secondo i lavoratori si tratta di una rappresaglia contro il sindacato, ma l'azienda nega.

Starbucks, chiude uno degli store di New York: rappresaglia contro il sindacato?

Andiamo nello stato di New York perché qui ha chiuso i battenti uno dei tre Starbucks della città di Ithaca. Per i dipendenti non ci sono dubbi: si tratta di una rappresaglia contro il sindacato, ma l’azienda nega categoricamente.

In effetti qualche dubbio che il gesto da parte dei capi del colosso sia una sorta di vendetta è lecito: praticamente una settimana dopo che i dipendenti di questo Starbucks avevano votato a favore della sindacalizzazione, ecco che casualmente la società ha annunciato che il negozio di College Avenue sarebbe stato chiuso, il tutto con solo una settimana di preavviso.

Starbucks si è giustificato sostenendo che la chiusura dello store non fosse correlata alla sindacalizzazione, ma fosse dovuta solamente a un problema con il sistema di raccolta dei grassi. Sì, certo, come no devono aver pensato i dipendenti che sostengono, invece, che la chiusura sia solo una forma di rappresaglia nei confronti del sindacato (cosa che, fra l’altro, sta facendo nei confronti di tutti i punti vendita che stanno aderendo ai sindacati).

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Secondo Evan Sunshine, uno dei baristi di questo Starbucks di Ithaca, si tratta di sicuro di una vendetta da parte dell’azienda in quanto il loro store era fortemente orientato alla sindacalizzazione. Secondo il barista non esiste nessun motivo al mondo per chiudere il loro punto vendita in quanto era uno store di prim’ordine.

Era da ottobre che il processo di sindacalizzazione andava avanti, ma solo dopo Natale Sunshine e i suoi colleghi sono riusciti a raccogliere tutte le carte e le autorizzazioni necessarie per presentare domanda per le elezioni sindacali.

A quel punto i dirigenti dell’azienda hanno iniziato a fare pressing sui dipendenti, sottoponendoli a continue sessioni di ascolto individuali, sorveglianza costante e anche intimidazioni. I dirigenti hanno rimosso dal negozio tutti i volantini pro-sindacato e hanno negato ai dipendenti le richieste di permesso durante le vacanze scolastiche. Inoltre pare anche che abbiano impedico ai clienti di cambiare il loro nome sull’app di Starbucks in qualcosa collegato al sindacato: i clienti volevano così mostrare il loro sostegno ai dipendenti, ma non hanno potuto farlo.

Nonostante l’opposizione, il locale ha votato 19.1 a favore del sindacato, con esito identico alle altre due sedi di Ithaca. Sunshsine sostiene che l’amministratore delegato Howard Schultz non accetterà mai il sindacato.