Dal 2019, iniziando con le caffetterie americane, Starbucks vieterà i contenuti di natura pornografica applicando dei filtri nelle sue reti Wi-fi.
A seguire, la stessa misura verrà adottata nei punti vendita del resto del mondo.
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La decisione della multinazionale americana del caffè, che ne segue una simile presa da McDonald’s un paio di anni fa, arriva dopo le reiterate proteste di alcune associazioni di consumatori. Starbucks avrebbe ignorato per anni la tutela dei propri clienti, in particolare minorenni, non proibendo l’accesso ai contenuti espliciti disponibili su Internet.
Un responsabile della catena di caffetterie da poco arrivata in Italia, ha detto al sito americano The Verge che sono stati testati diversi metodi per filtrare i materiali pornografici, senza però fornire particolari su quelli scelti.
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Non si tratta di un aspetto secondario, dal momento che, come già successo per McDonald’s, trovare modi affidabili per filtrare i contenuti pornografici in rete non è propriamente semplice.
[Crediti | The Verge]