Ci sono alcune grandi domande irrisolte dell’umanità.
— Chi siamo?
— Da dove veniamo?
— Dove andiamo?
— Perché negli stabilimenti balneari si mangia quasi sempre da schifo?
Sulle prime tre questioni ho fatto pace con me stesso: sono inconoscibili.
Ma la quarta… Ah, sulla quarta non trovo sollievo.
L’Italia ha il mare. Nonostante tutto ha un BEL mare. Spesso bellissimo. Su questo mare bellissimo si affacciamo stabilimenti –lidi, bagni, chiamateli come volete– che peraltro, in barba a ogni normativa europea, sono gestiti dalle stesse persone dalla notte dei tempi.
In Italia per almeno quattro/cinque mesi fa bel tempo. In Italia, infine, si mangia normalmente da dio.
E allora perché, diavolo PERCHÉ, nel 99% dei lidi viene propinata rumenta?
Uno stabilimento sarebbe il posto più bello al mondo per una cena al chiar di luna, per un pranzo in costume. Per una proposta raffinata a base di pescato locale o anche di un’offerta pop, fatta di spaghetti con le vongole e un’impepata.
Invece niente.
Ti fanno la pizza surgelata. La pasta scotta. Spesso se la tirano da grandi chef e spendi 60 euro per robaccia che nemmeno regalata.
Scusate la rabbia che può parere eccessiva, ma veramente mi ferisce vedere questi posti splendidi attrezzati così male.
La verità è che tanto i soldi arrivano lo stesso, la gente ci va comunque: una volta che sei a mostrar le chiappe chiare non hai più voglia d’andartene via e ti fai un boccone in riva. Anche se cattivo e pagato caro.
Però. Voglio finire con un messaggio di speranza. Grazie al cielo c’è qualche eccezione. E allora propongo di aiutarci l’un l’altro e rivelarci i bagni dove si mangia bene, in modo da poter condividere la felicità ed evitare fregature.
Parto io: Bagni Gabbiano, Bergeggi, accanto a Savona, Liguria.
Cucina semplice, ma la cuoca Patrizia sa il fatto suo e con il marito Antonio comprano il pesce buono, si portano le zucchine dall’orto di casa, prendono la focaccia nella panetteria giusta, fanno il pesto con il basilico di Pra. Conto sui 25/30 euro e poi ti tuffi in acqua.
Ahimè sono aperti solo a pranzo. Ma è un punto di partenza. Adesso tocca a voi.