Il lockdown pare sia servito anche a insegnare agli Italiani l’importanza del cibo: il 41% della popolazione, infatti, ha ridotto lo spreco di alimenti nel periodo di confinamento in casa a causa del Coronavirus. A rivelarlo è un’indagine di Altroconsumo realizzata in occasione dell’International Day of Awareness for Food Losses and Waste, la giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi alimentari.
Quasi la metà degli Italiani, dunque, dichiara di essere riuscita a gettare via meno cibo durante il lockdown, forse – semplicemente – perché aveva più tempo per pensare razionalmente alla spesa da fare e più occasioni per consumarla, dovendo passare l’intera giornata a casa.
Inoltre, l’indagine di Altroconsumo mostra una crescita della consapevolezza generale del problema: addirittura l’88% degli intervistati sostiene che non sia etico buttare il cibo e l’83% riconosce l’impatto negativo sull’ambiente che questa pratica può avere.
Alte anche le cifre di chi vuole fare di più per migliorare in questo senso: l’83% del campione preso in esame dichiara infatti di mettere in atto un notevole impegno per ridurre lo spreco di cibo in casa anche se il 73% ritiene che gli scarti siano attribuibili più a scelte dell’industria alimentare, distribuzione e catering che alle abitudini di consumo familiari.
[Fonte: AdnKronos]